Tu sei qui: CronacaPositano, inchiesta depuratore: assolti i nove imputati, c'è anche l'ex sindaco De Lucia
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), sabato 8 aprile 2023 08:40:56
"Essere amministratori pubblici richiede un grande senso di responsabilità e la capacità di affrontare con equilibrio, saggezza e integrità le problematiche che ogni giorno si presentano. A volte purtroppo tutto questo può non bastare e si rischia di essere accusati e indagati ingiustamente".
Sono le parole del sindaco di Positano, Giuseppe Guida, che commenta l'assoluzione dell'ex sindaco Michele De Lucia sulla vicenda del depuratore di Positano.
"Ho avuto la fortuna di conoscere un Sindaco Michele De Lucia che per dieci anni ha amministrato la nostra Positano con grande entusiasmo, capacità e nell'interesse esclusivo della nostra collettività sempre nel rispetto della legalità. Questa è la notizia che tutti attendevano. Un augurio anche all'allora Presidente dell'Ausino avv. Matilde Milite e ai suoi collaboratori, e al nostro dirigente dell'ufficio tecnico lavori pubblici Raffaele fata che da anni opera insieme al suo team per la crescita e il benessere della nostra città", chiosa Guida.
Nel maggio del 2016, la linea di trattamento dei fanghi del depuratore di Positano fu sottoposta a sequestrata. Dopo sette anni, come scrive "Il Mattino", i giudici della seconda sezione penale (presidente Lucia Casale) del Tribunale di Salerno, hanno assolto - perché il fatto non sussiste - i nove imputati da tutte le fattispecie delittuose che erano state loro ascritte, mentre sulle fattispecie contravvenzionali i giudici hanno dichiarato il non doversi procedere per prescrizione.
Oltre all'ex sindaco De Lucia (che rispondeva anche di omissione d'atti d'ufficio), finirono sotto indagine anche Mariano Agrusta (attuale presidente Ausino), Matilde Milite, Giuseppe Vitagliano, Massimo Martucciello, Iolanda Giuliano, Domenico Bevilacqua, Franco Vaccaro e Raffaele Fata (collegio difensivo Giovanni Torre, Maurizio Mastrogiovanni, Michele Sarno, Agostino De Caro, Felice Lentini, Carlo Di Ruocco, Roberto Lanzi, Riccardo Cafaro). Secondo l'accusa, la linea di trattamento fanghi produceva emissioni in atmosfera senza l'autorizzazione prevista per legge e, sempre senza autorizzazione, si procedeva allo smaltimento di questi rifiuti liquidi: sostanze sporche che - secondo la procura - andavano trattate come rifiuti speciali e non immesse nel processo depurativo.
Fonte: Positano Notizie
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