Tu sei qui: Cronaca"Prefigurazioni: una parete per l'arte", apre la personale di Pagano
Inserito da Ufficio Stampa Giovanna Dell’Isola (admin), martedì 29 giugno 2010 00:00:00
Giovedì 1 luglio, alle ore 19, presso lo showroom Tekla di Cava de’Tirreni, sarà inaugurata la mostra personale di Arturo Pagano, prima delle 6 accolte nel ciclo “Prefigurazioni: una parete per l’arte”, che rimarrà aperta fino al 1° settembre, dal lunedì al sabato dalle 10.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 21.
Sulla parete bianca, pensata come uno spazio da abitare, l’artista, beneventano di adozione, espone una grande opera appositamente creata per l’occasione. Piccole tecniche miste la affiancheranno, segnalando ulteriormente l’ambiente. Per tutte si tratta di opere legate all’ultima ricerca di Pagano, orientata da qualche anno ad un recupero della superficie pittorica, che conserva però - questa la peculiarità - la necessità di dialogare con lo spazio, puntando proprio ad una relazione giocata su minimi scarti.
Un approdo, questo, che nel suo configurarsi nelle opere odierne lascia emergere segnali di continuità con esperienze precedentemente maturate dall’artista. È un indizio di coerenza in un lavoro sottoposto sovente a modificazioni.
“Se Pagano - è quanto rileva Ada Patrizia Fiorillo, curatrice dell’intera rassegna - ha sottoposto a ciclici cambiamenti il suo lavoro, v’è anche da segnalare in tale irrequietezza la necessità di tener fede ad alcuni nodi resisi costanti nell’arco del suo più che ventennale percorso. Emerge tra essi il rigore compositivo presente nel suo lavoro fin da quando, agli esordi, la sua pittura sembrava attraversata da suggestioni transavanguardistiche. Un rigore divenuto fortemente progettuale lì dove, abbandonata la figura con la metà degli anni Ottanta, Pagano è passato all’assunzione di forme geometriche tradotte in una dimensione di sculto-pittura, fino poi a ritirare di nuovo verso il piano le forme. Ciò avviene alla fine degli anni Novanta, quando la sperimentazione accelera anche sull’uso di materie nuove come è il caso di frammenti di radiografie assunte nella pagina pittorica secondo una geometria compositiva di grande eleganza, ma soprattutto di forte impatto emotivo per via del ricorso a colori forti, quali il rosso o il giallo. La geometria è quanto caratterizza anche i lavori odierni, così come l’uso di colori saturi, il giallo in primis, che si combina spesso al nero ed al bianco. Una geometria che tesse la cifra di un dettato essenziale, affine ai modi di un minimalismo che in Pagano, però, non trascura di far leva anche sul dato emozionale. L’artista si interroga nuovamente sul rapporto tra la superficie e lo spazio, tra l’immagine e la sua ombra, giocando infatti sul rilievo, ricercato per via di trasparenze raggiunte attraverso l’uso di materiali lucidi come il vetro ed opachi come il legno”.
“Questa mostra di Arturo Pagano - precisa Antonio Prete, Direttore generale di Tekla - rappresenta il primo degli appuntamenti attraverso i quali si intende rinnovare quel colloquiale rapporto di mecenatismo che vede da tempo l’azienda affiancare iniziative artistiche, richiamando l’attenzione su spaccati di creatività contemporanea, segnali forti benché disposti a relazionarsi ad una realtà produttiva sensibile, nei limiti del proprio specifico, alla cultura del progetto”.
La scheda dell’autore
Arturo Pagano nasce a Torre del Greco (NA) nel 1958 ed attualmente vive e lavora a Benevento. Si forma presso l’Istituto d’Arte della sua città natale, alla scuola di Renato Barisani, ed inizia la sua attività espositiva con due personali allestite a Milano, rispettivamente nel 1978 e nel 1979.
Il lungo soggiorno nella Roma dei primi anni Ottanta impronta il suo lavoro sia in quegli anni che sul finire del decennio Novanta. Del 1985 è la personale tenutasi alla galleria Luigi de Simone di Torre del Greco, dove l’opera è progressivamente depurata dall’elemento figurale. I lavori dei primi Novanta testimoniano l’emergere della forma dal piano per affermarsi come architettura.
Del 1989 è la partecipazione alla XXXIV Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea presso la Galleria Civica di Termoli ed alla collettiva “Vitalità della Scultura” presso il Nuovo spazio Aleph di Milano. Con gli anni Novanta le sue opere assumono un rilievo scultoreo. Due personali nel 1990 ne riassumono l’esperienza: una presso la Galleria Dedalos di San Severo, l’altra alla Pinacoteca Comunale di Macerata.
Espone più volte, dal 1990 al 1993, allo Studio ERRECI Arte Contemporanea di Benevento; è presente nelle mostre “Trame del disegno Italiano Contemporaneo”, presso la galleria Dedalos di San Severo (FG), nel 1997, e “Paesaggi Contaminati”, nelle Ex Carceri di Vitulano, nel 1998. Nelle opere di questi anni compaiono brani di radiografie in impianti geometrici dai colori squillanti, quasi di ispirazione pop.
Un nuovo cambiamento di rotta si registra nel 1999, con la partecipazione al “XXIV Premio Sulmona”, nell’Ex Convento Santa Chiara a Sulmona, ed a “Millenium 2000”, mostra internazionale di mail-art nella Chiesa di San Leone a Pistoia, dove presenta un ciclo di opere dedicato alla tragedia contemporanea dell’Olocausto. Con l’avvio del secondo millennio, la progressiva riduzione del gap tra scultura e pittura, da sempre ricercata nel suo lavoro, si esplica nella personale “Itinerario Inverso”, allestita nel Museo del Sannio a Benevento, nel 2003, ed anche nella successiva alla Galleria San Giorgio, di San Giorgio a Cremano, nel 2004.
Del 2006 è la mostra antologica tenutasi al Fondo Regionale d’Arte Contemporanea di Baronissi (Sa), mentre del maggio 2009 sono la personale alla Galleria San Giorgio, di San Giorgio a Cremano, e la presenza all’Istituto Italiano di Cultura a Berlino, in occasione della mostra collettiva dedicata al “Premio Strega”: sono occasioni nelle quali presenta una pittura nuova, che compie un passo in avanti, verso una minuziosa indagine della profondità. Dello stesso anno è l’intervento realizzato nel chiostro di Palazzo San Galgano, nell’ambito della rassegna d’arte contemporanea promossa dall’Università di Siena.
Nel 2010 ha realizzato il manifesto per il Premio Strega, unitamente ad una installazione per la rassegna “Cortili dell’Arte”, promossa dal Comune di Villaricca (Na).
Per info e contatti:
Cava de’Tirreni, Showroom Tekla porte e finestre, C.so Principe Amedeo, 5. Web: www.teklaweb.it; e-mail: info@teklaweb.it
Fonte: Il Portico
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