Prima di Mario Draghi ci aveva pensato Lucia Azzolina a proporre un prolungamento delle lezioni scolastiche fino alla fine di giugno per favore il recupero dello studio. Lo scorso dicembre, la ministra dell'Istruzione voleva discutere questa idea con i governatori di Regione, ma alla fine non si è fatto più nulla.

«Uno degli errori più grandi che si fa è dire è più facile chiudere la scuola perché la scuola non ha bisogno di ristori. - ha dichiarato la ministra - Se io chiudo un negozio, un negozio a fine serata sa bene cosa ha perso e questo è valutabile immediatamente. Con le scuole no.

Allora sarò io adesso a chiedere i ristori, i ristori formativi perché io ho bisogno di fare immediatamente dei corsi di recupero per gli studenti che sono rimasti più indietro e che non solo gli studenti della scuola superiore, io ho anche bambini della scuola primaria che sono sì a scuola, ma ci sono territori in cui sono andati un po' meno».

Per la Azzolina, esponente del M5S, l'avventura a Viale Trastevere sembra sia giunta a capolinea dopo 13 mesi. Improbabile, infatti, una sua conferma nel nuovo Governo di Draghi.

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