Tu sei qui: CronacaRavello Concert Society, gli appuntamenti della settimana
Inserito da (Redazione), lunedì 10 giugno 2019 08:12:07
Per questa sera, lunedì 10 giugno, la rassegna di musica da camera della Ravello Concert Society propone il concerto del Trio Daimon, composto dal violinista Enrico Vacca, il violoncellista Fabio Mureddu ed il pianista Carlo Angione.
Proveniente dalla Puglia il trio si è formato nel 2017 e da allora si esibisce regolarmente nelle sale da concerto della nostra penisola. Il programma propone composizioni di due grandi esponenti della musica russa, legati da amicizia fraterna nonostante la differenza di età: Rachmaninov e Tchaikovsky. Infatti Sergei Rachmaninov subì l'influsso della musica di Tchaikovsky, che a sua volta consigliò e incoraggiò il più giovane collega quando questi era soltanto un promettente neodiplomato del conservatorio di Mosca.
Il Daimon Trio eseguirà il Trio élégiaque No.1 in sol minore di Rachmaninov ed Trio in la minore op. 50 di Pyotr I. Tchaikovsky. Rachmaninov fu uno degli ultimi esempi della figura di concertista-compositore dell'epoca tardoromantica, secondo la tradizione di Liszt e di Busoni. Formidabile virtuoso della tastiera, Rachmaninov considerava la composizione il mezzo per esprimere gli aspetti più soggettivi e intimi della propria personalità perché la musica - "nasce solo dal cuore e si rivolge al cuore". Nel brano scelto dal Trio Daimon l'obiettivo del compositore è proprio di dare risalto alla specifica personalità dei tre strumenti in un gioco di misurato equilibrio tra le parti nelle quali quello che conta è l'espressione dello stato d'animo dell'artista. Il trio fu scritto dal 18 al 21 gennaio del 1892 a Mosca, all'età di diciannove anni. L'opera venne eseguita per la prima volta pochi giorni dopo, il 30 gennaio, da Rachmaninov stesso al pianoforte, David Krejn al violino ed Anatolij Brandukov al violoncello, con grande successo. L'opera è strutturata in un unico movimento nella classica forma-sonata.
La seconda parte della serata è dedicata al Trio in la minore op. 50 di Pyotr Tchaikovsky. Il brano fu composto come omaggio all'amico direttore d'orchestra e compositore russo Nikolaj Grigor'evic Rubinstejn, scomparso improvvisamente qualche mese prima a Parigi. Il Trio in la minore è costruito in modo assai singolare in due soli movimenti di dimensioni molto ampie, per una durata totale di circa cinquanta minuti: un Pezzo elegiaco e un Tema con Variazioni. In realtà la dodicesima e ultima Variazione - Variazione finale e Coda - costruita in forma-sonata, ha una durata e una complessità di struttura molto maggiore delle altre, venendo a svolgere, in effetti, la funzione di terzo e conclusivo movimento del brano.
Mercoledì 12 giugno le pianiste calabresi Roberta Piccirillo e Ilaria Sinicropi, presenteranno un intenso e suggestivo programma per pianoforte a quattro mani.
Johann Nepomuk Hummel, compositore, direttore d'orchestra e pianista austriaco, fu contemporaneo e amico di Beethoven, che con lui fu allievo di Haydn. Il loro fu un rapporto improntato al reciproco affetto e rispetto, quando il Genio di Bonn era in fin di vita, Hummel andò a trovarlo a Vienna diverse volte. La musica di Hummel però prese una strada diversa da quella di Beethoven: la sua filosofia si riassumeva nel motto "godere del mondo dando gioia al mondo". Il duo Piccirillo-Sinicropi propone la versione per pianoforte a quattro mani del quintetto per pianoforte e archi op. 87.
Le composizioni di Claude Debussy per duo pianistico costituiscono un corpus eterogeneo e composito, in cui emerge la "Petite Suite" (1888/89). Il brano trae spunto da una suite coreografica di Delibes. Da notare come il primo movimento, "En bateau", e contiene le matrici della famosissima "Clair de lune" (dell'anno successivo).
All'interno del repertorio pianistico schubertiano un posto di rilievo occupa il genere della Fantasia, che interessò il compositore dai primi esordi sino alla piena maturità. La Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani op. 103 D940, in programma mercoledì 12 giugno, rappresenta la conferma della propensione di Franz Schubert per tale forma compositiva.
A conclusione del concerto "La valse" di Maurice Ravel, poema coreografico composto su richiesta dell'impresario teatrale russo Sergei Diaghilev su un libretto dello stesso Ravel. La versione per due pianoforti fu però la prima ad essere eseguita, a Vienna il 23 ottobre 1920. Come balletto, La valse non ebbe mai la fortuna che invece arrise alla versione per orchestra, come frequenti furono le esecuzioni della versione per due pianoforti e, più di recente, anche della versione per pianoforte solo. Ravel stesso definirà questo suo brano "come una specie di apoteosi del valzer viennese".
Il calendario completo della stagione concertistica 2019, curata dal musicologo amalfitano Antonio Porpora Anastasio può essere scaricato al link: https://www.ravelloarts.org/Brochureweb.pdf
Fonte: Ravello Notizie
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