Tu sei qui: CronacaRavello Concert Society, il programma della settimana all'Annunziata
Inserito da (Redazione), lunedì 22 ottobre 2018 07:50:04
Nell'ambito della fitta programmazione della Ravello Concert Society di Ravello, stasera, lunedì 22 ottobre, al Complesso Monumentale dell'Annunziata il recital del pianista calabrese Paolo Manfredi (inizio ore 19).
Aprono il concerto le Variations sérieuses op. 54 di Felix Mendelssohn che, scritte nel 1841, si basano su un tema calmo e pensoso sul quale il musicista costruisce con grande abilità una serie di variazioni molto espressive. La melodia scorre chiara e limpida e non mancano gli slanci e le accensioni della fantasia dal ritmo serrato e incisivo. Seguono le "Consolazioni" di Franz Liszt. Liszt ha incarnato nell'immaginazione collettiva la figura del pianista-virtuoso per antonomasia. Fin dai primi anni della sua attività concertistica, infatti, il musicista ungherese strabiliò il pubblico di tutta Europa per il suo virtuosismo ed il carisma che lo facevano accostare al genio di Paganini. Nel 1847, dopo essersi esibito in pubblico quasi tremila volte, il "re del pianoforte" decise di cambiare radicalmente la sua vita. Ed è in questo periodo che si colloca la versione definitiva delle Consolations. Il titolo di Consolations fa probabilmente riferimento all'omonima raccolta di poesie del francese Joseph Delorme. Il primo tempo si conclude con la Polonaise-fantaisie Op.61 di Frederyk Chopin. Il compositore polacco lasciò diciotto polacche, di cui l'ultima è proprio la Polacca-Fantasia in La bemolle maggiore op. 61, completata tra la primavera e l'estate del 1846. Nel titolo, la presenza dei due termini Polacca e Fantasia, non può passare inosservata: un chiaro discostamento dalla polacca tradizionale, a riprova della grande maturità compositiva raggiunta da Chopin.
La seconda parte è completamente dedicata al musicista russo Aleksander Scriabin. La maggior parte della musica composta da Scriabin è destinata al pianoforte (è una produzione monumentale, circa 200 lavori). Oltre a trovare nello strumento il mezzo più naturale per condurre le sue visionarie esplorazioni di atmosfere sonore, Scriabin fu uno dei più ricercati pianisti del suo tempo. Aveva cominciato presto gli studi con maestri di prim'ordine che gli avevano comunicato gusto per la cura maniacale del tocco e della ricerca sonora. In principio, fu attivo soltanto come concertista. Poi si dedicò anima e corpo alla composizione.
Aleksandr Skrjabin è il primo compositore della fine dell'Ottocento che riprende a scrivere costantemente sonate per pianoforte, la forma maggiormente praticata dai compositori del precedente periodo classico. Le sue 10 Sonate si collocano in una posizione di primo piano tra le musiche, non solo pianistiche, di questo secolo. La sonata n. 3, che sarà eseguita da Manfredi, presenta confessati contenuti autobiografici. Venne scritta nel corso della luna di miele del primo e sfortunato matrimonio, durato solo pochi anni.
Il duo formato dai chitarristi Rosario Ascione e Giuseppe Aversano è l'interprete del concerto di mercoledì 24 ottobre, sempre all'Annunziata. Particolare il programma, pensato come un omaggio alla Scuola Musicale Napoletana: i compositori di cui il duo proporrà brani originali o trascritti per chitarra ne sono proprio tra i principali esponenti: Domenico Scarlatti - insigne clavicembalista e compositore napoletano, Francesco Durante - famoso insegnante presso il Conservatorio di Sant'Onofrio a Porta Capuana a Napoli, uno dei templi della scuola musicale napoletana
Dopo l'Andante e Spiritoso tratto dalla Sonata in Re maggiore di Niccolò Jommelli, il duo propone Pietro Domenico Paradisi, la cui fama è dovuta prevalentemente alla eccellente produzione clavicembalistica. In programma uno dei suoi pezzi più famosi, la Toccata in La maggiore, il cui Allegro nella versione per arpa è stato a lungo utilizzato come musica di sottofondo dell'intervallo RAI.
Anche Gioacchino Rossini ha avuto profondi legami con Napoli e la cultura musicale partenopea ed il brano proposto dal nostro duo ne è una gradevolissima espressione. Si tratta de "La Danza (Tarantella Napoletana)", l'ottavo brano della raccolta Les soirées musicales, composta dal musicista pesarese nel 1830.
E, a concludere il concerto, un'antologia di musica napoletana popolare dei secoli XVIII e XIX.
Fonte: Ravello Notizie
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