Tu sei qui: CronacaRonde e sicurezza, dubbi e polemiche
Inserito da (admin), lunedì 2 marzo 2009 00:00:00
A Cava de’Tirreni si ripropone in maniera allarmante il tema della sicurezza. Nell’ultimo periodo, infatti, nella città metelliana si sono succeduti numerosi furti in negozi ed abitazioni, truffe e presunte violenze ai danni di donne ed anziani.
A tal proposito, si fa strada tra i cittadini cavesi l’idea di iniziare a proteggere il proprio paese con “ronde di sorveglianza”. In tanti, soprattutto tra i commercianti, si sono dichiarati favorevoli ad iniziative del genere, tanto che una petizione di alcuni residenti in via Veneto è arrivata sulla scrivania del sindaco Luigi Gravagnuolo.
La risposta del primo cittadino non è tardata ad arrivare: «Finchè sarò io sindaco, non ci saranno mai ronde sul territorio cittadino». La preoccupazione di Gravagnuolo è che la sicurezza sia messa ulteriormente a rischio da cittadini che si organizzano ed iniziano a spadroneggiare per le strade e che queste cosiddette ronde possano diventare strumento nelle mani di delinquenti.
Di ronde notturne si è già parlato circa un anno fa in occasione degli attentati incendiari e dinamitardi che hanno interessato l’intera città e che coinvolsero autoambulanze della Croce Verde, negozi ed attività di pompe funebri.
Anche l’assessore alla Qualità della Sicurezza, Vincenzo Servalli, ha confermato la posizione assunta in merito dal sindaco Gravagnuolo: non è necessario attuare un vero e proprio controllo cittadino sul territorio, ma è importante che ogni residente debba sentirsi “sentinella della sua città” e non esitare nell’allertare i Vigili Urbani o la Polizia qualora ce ne fosse l’esigenza.
«Non credo ci sia nulla di male - dichiara Enrico Senatore - se i liberi cittadini vogliono impegnarsi ed organizzarsi per salvaguardare se stessi e la propria città». Ed i favorevoli all'iniziativa sottolineano l'intento di impiegare persone pacifiche ed "armate" solo di telefonino per segnalare potenziali pericoli o offrire assistenza a quanti dovessero trovarsi in difficoltà.
Sulla questione sono intervenute anche le due associazioni di categoria dei commercianti, Ascom Confcommercio e Confesercenti. Il Presidente della Confesercenti, Aldo Trezza, ha affermato che le ronde rappresentano, in realtà, una sconfitta dello Stato, che ammette di non essere in grado di provvedere alla sicurezza dei cittadini. Per Trezza la sicurezza si basa su un pilastro fondamentale: l'incremento delle risorse economiche per incentivare iniziative come i vigili ed i poliziotti di quartiere.
Il Presidente dell’Ascom Confcommercio, infine, Antonio Della Monica, ha ribadito l’utilità e la volontà da parte dei cittadini di volersi impegnare in attività sociali, alla stregua di altre associazioni già esistenti.
Fonte: Il Portico
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