Tu sei qui: CronacaSalerno ricorda il finanziere trentino Gottardi con l'arrivo dell'unità navale speciale
Inserito da (redazionelda), domenica 8 marzo 2015 15:14:53
Il 4 marzo scorso, presso la Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Salerno, si è svolta la cerimonia di commemorazione in ricordo dell'appuntato Stefano Gottardi, alla presenza del Comandante Regionale della Guardia di Finanza della Campania, Generale di Divisione Fabrizio Carrarini e dei familiari del militare caduto in servizio.
Stefano Gottardi (Trento, 11 dicembre 1971 - Val Senales, 20 febbraio 2002) morì travolto da una slavina mentre era impegnato nelle ricerche di un turista tedesco disperso.
Nel suo nome la Guardia di Finanza ha intitolato una caserma, la sede della Sezione Aerea di Bolzano e un'unità navale, della classe "Buratti", il "G.211 Appuntato Gottardi", rischierata in servizio operativo presso la Sezione Operativa Navale di Salerno.
Per il suo arrivo nel porto campano il terzo Cappellano Militare Capo - Mons. Gerardo Sangiovanni dopo aver celebrato messa, ha benedetto proprio l'unità navale "G.211 Appuntato Gottardi"; successivamente, presso la caserma sede del Reparto salernitano, è stato esposto un quadro raffigurante l'immagine del militare e dell'unità navale del Corpo Alla cerimonia hanno preso parte anche il Comandante Provinciale di Salerno, il Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Napoli ed il Comandante della Stazione Navale di Napoli, oltre al Comandante e tutto il personale della Sezione Operativa Navale di Salerno.
Gottardi si era arruolato nella Guardia di Finanza nel 1992, prestando servizio prima presso la Compagnia di Ponte Chiasso (CO) e poi, dopo la frequenza del corso di "Alta Qualificazione Alpestre", presso la Stazione del soccorso alpino della Guardia di Finanza di Certosa (BZ). Solo un anno più tardi, conseguì la qualifica di "conduttore di cane da valanga", compiendo, in servizio, numerosi salvataggi di persone disperse, insieme al suo fido pastore tedesco Efese (detto Chicco).
Il 20 febbraio 2002, in Val Senales, Stefano muore dopo essere stato travolto da una slavina mentre partecipa alle operazioni di ricerca di un turista tedesco dato per disperso; le ricerche erano iniziate la sera precedente, ma non avevano convinto Stefano che decise, così, di ritornare sui suoi passi il giorno seguente. Alle prime luci dell'alba si recò a tremila metri di quota, a perlustrare palmo a palmo la pista dell'Hintereis e dintorni, seguito dal fedele ed inseparabile Chicco.
Quella triste mattina, il militare rimase sepolto da una valanga staccatasi sotto i suoi piedi, lasciando la sua vita nel tentativo di salvare altre vite umane, e tradito dalle nevi che tante volte lo avevano visto protagonista di generosi interventi di soccorso.
Fonte: Il Vescovado
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