Tu sei qui: CronacaSbandieratori Cavensi: calato il sipario sul progetto "Bandiere ed alfieri tra cultura e tradizione"
Inserito da (redazioneip), venerdì 2 febbraio 2018 18:24:07
di Livio Trapanese
Una tre giorni pregna di entusiasmante interesse storico da parte dei settecento discenti della ScuolaSecondaria di 1° Grado (scuola media) "Alfonso Balzico" di viale Guglielmo Marconi di Cava de' Tirreni.
Lunedì 29 e Mercoledì 31 Gennaio e Giovedì 1° Febbraio 2018, di buon mattino, come per gli anni passati, chi scrive, accompagnato dai giovani e dinamici Emiliano Bisogno, Antonio Giordano, Emanuela Argentino, Leo Di Marino, Fabiana Gigantino, Maria Barrella, Barbara Leone, Alessandro Della Monica, Jlenia D'Elia, Erika Sessa, Giuseppe Carotenuto, Anna Ruggiero del cavese Ente Culturale Sbandieratori Cavensi, di via Armando Lamberti, 2 di Cava de' Tirreni, si sono portati presso l'Aula Magna della citata Scuola ove hanno incontrato gli studenti delle dieci prime, seconde e terze classi per una lezione di storia locale e saggi teorici-pratici inerenti l'uso della bandiera, delle chiarine e dei due tipi di tamburi: rullanti ed imperiali (tam).
Lo scrivente ha spiegato l'origine dei toponimi della "nostra" Città a partire dalla distrutta Marcina (dal primo secolo di Cristo) per passare poi alle Terre di Cava (dall'anno 1000 in poi), alla Città di Cava (dal 7 Agosto 1394) e, per finire, alla Città di Cava de' Tirreni (dal 23 Ottobre 1862), ma è stato spiegato loro anche l'origine storica dei Quattro Distretti che per secoli hanno costituito la "nostra" Città: Sant'Adjutore, Mitiliano, Corpo di Cava e Pasculano,amministrate dai dieci decurioni cadauno e da un eletto del popolo. Ai ragazzi è stato descritto come nascono i Festeggiamenti in Onore del Santissimo Sacramento, originati nel 1656, e della folkloristica Disfida dei Trombonieri, ideata nel 1974 dai vertici dell'Azienda di Soggiorno e dai responsabili dei Casali dei Trombonieri a quel tempo costituiti, che nessuna memoria storica ripropone, sebbene per troppi anni è stata "accostata" alla ricezione della Pergamena in Bianco, ottenuta dai nostri avi il 4 Settembre 1460 non per aver concorso con cinquecento militi nella Battaglia di Sarno (6/7 Luglio 1460), ma per aver saputo mantenere (subire) i "guasti" cagionati dal 20 al 28 Agosto 1460 dall'esercito di Giovanni d'Angiò, pretendente al Trono di Napoli, contro Ferrante I d'Aragona.
Manuela Argentino ed i suoi "colleghi" sbandieratori hanno spiegato l'origine degli alfieri, gli odierni sbandieratori, nella Città di Cava (questo è stato il toponimo sino al 23 Ottobre 1862) per passare poi al pieno utilizzo delle bandiere, delle chiarine e dei due tipi di tamburi, ma non hanno mancato di illustrare lo spirito che accomuna la grande famiglia dell'Ente Sbandieratori Cavensi, originata nel 1969, oggi articolata in ben tre attive realtà.
Un particolare ringraziamenti gli Sbandieratori Cavensi lo rivolgono ai Dirigenti dell'Ente: Antonio Milito ed Enrico Alfano, ma anche al Dirigente della "Alfonso Balzico" Prof. Ciro Amaroe i suoi stretti collaboratori.
Fonte: Il Portico
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