Tu sei qui: CronacaScoperta casa di appuntamenti, in tre denunciati dalla Polizia
Inserito da (admin), giovedì 20 giugno 2013 00:00:00
Nella serata di ieri, mercoledì 19 giugno, personale del Settore Anticrimine del Commissariato di Polizia di Stato di Cava de’ Tirreni, diretto dal Vice Questore Aggiunto dott.ssa Marzia Morricone, a seguito di attività info-investigativa, tesa a contrastare il fenomeno della prostituzione, praticata in particolare all’interno di insospettabili abitazioni, messe a disposizione da compiacenti affittuari, realizzando un vero e proprio crocevia di tale attività illecita che coinvolge prostitute provenienti anche da altri centri e province, veniva a conoscenza che presso un appartamento, trasformato in alcova, sito in quel centro cittadino, da circa due mesi, due persone ricevevano a tutte le ore numerosi uomini di tutte le età.
Pertanto, gli agenti operanti si appostavano nei pressi della suddetta abitazione al fine di verificare l’attendibilità delle informazioni ricevute. Infatti, veniva ben presto notata un’autovettura il cui conducente, giunto al primo piano dello stabile, bussava alla porta dell’appartamento, dove una donna in abiti succinti apriva la porta, facendolo entrare nell’abitazione. Poiché dai riscontri in corso appariva evidente la circostanza dell’illecita attività di prostituzione, gli operanti procedevano a suonare insistentemente alla porta, che veniva aperta dalla stessa donna (transessuale), N.C., di anni 35, residente nei paesi vesuviani, completamente nuda, la quale riferiva di essere in compagnia di un uomo al piano superiore, ovvero nella mansarda adibita a camera da letto.
Gli operanti, infatti, entrati nella citata mansarda, trovavano l’uomo notato arrivare poco prima, nudo disteso sul letto. Inoltre scorgevano sul pavimento, nei pressi del letto matrimoniale, preservativi, olio per massaggi, crema di vasellina, parrucche, abiti succinti, biancheria intima ed oggetti vari utilizzati nell’attività di prostituzione. Lo stesso appartamento era arredato, ma all’interno dei mobili non c’era abbigliamento od utensili per il vivere quotidiano e, inoltre, era privo di corrente elettrica.
Nel corso dell’identificazione del transessuale e del suo cliente, sopraggiungeva Z. P., di anni 26, residente anche lui nei paesi vesuviani, il quale riferiva di essere, unitamente a D. R. A. C. di anni 27, proveniente dalle stesse zone dell’hinterland napoletano, affittuario dell’appartamento. Pertanto, sono emerse chiare responsabilità penali a carico dei suddetti affittuari, per sfruttamento della prostituzione ed una palese condotta di favoreggiamento personale da parte del transessuale, il quale tra l’altro annovera numerosi precedenti per prostituzione, detenzione di sostanze stupefacenti e foglio di via obbligatorio dal Comune di Pompei.
I due affittuari sono stati indagati presso l’Autorità Giudiziaria per il reato di sfruttamento della prostituzione, mentre il transessuale è stato indagato per favoreggiamento personale. Sono ancora in corso accertamenti sugli appunti recuperati ed in particolare sugli elenchi di persone rinvenuti all’interno dell’alcova.
Roberto Trucillo - Addetto Stampa Questura di Salerno
Fonte: Il Portico
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