Tu sei qui: CronacaScreening mammario, la prevenzione dietro l'uscio di casa
Inserito da (admin), giovedì 26 febbraio 2004 00:00:00
Il progetto regionale prevede una serie di corsie sanitarie finalmente privilegiate per portare avanti una campagna di prevenzione contro il tumore del seno e quello alla cervice uterina. «Una corsia speciale - conferma l'assessore regionale alla Sanità, Rosalba Tufano - per dare importanza al benessere psicofisico dei cittadini, che significa anche interventi finalizzati per prevenire la malattia. Il progetto di prevenzione tumori, portato avanti con i contributi del Ministero della Salute e della Regione Campania, parte da un'idea semplicissima: quella di rendere sempre più semplici gli accertamenti diagnostici portando virtualmente il medico a casa della paziente. Utilizziamo, con la collaborazione delle Amministrazioni comunali, di tutte le Aziende sanitarie della Regione, del Pascale e dell'Azienda ospedaliera Cardarelli, una serie di lettere di invito per chiedere a donne appartenenti ad una certa fascia di età di sottoporsi a screening sanitari nelle sedi più vicine a casa loro». Un progetto ambizioso, coordinato dal Dipartimento di Oncologia del Policlinico federiciano, diretto dal prof. Angelo Raffaele Bianco. «È un programma quinquennale iniziato due anni fa - dice il prof. Bianco - che dopo soli 24 mesi dimostra una forte riduzione della mortalità, grazie alla partecipazione attiva non solo delle Aziende sanitarie, ma degli stessi medici di famiglia». Si chiama "progetto Viva" e va avanti con l'allestimento anche di un sito web, www.progettoviva.org, che consente ai pazienti di ottenere informazioni utili sul programma di prevenzione e sul suo stato di realizzazione per patologie che, in campo femminile, sono ad altissima frequenza. Il medico a casa, ma come? Semplicemente, con una lettera di invito che, per lo screening per il carcinoma della mammella, raggiunge una popolazione bersaglio di 608mila donne, di età compresa fra i 50 ed i 69 anni, mentre per lo screening per il tumore della cervice uterina ha una popolazione di 1 milione e 600mila donne, di età compresa fra i 25 ed i 64 anni. Si fissa un appuntamento presso un ambulatorio dell'ospedale più vicino, presso un Distretto sanitario o ancora, nelle località più lontane dai centri abitati, in un camper attrezzato per i necessari accertamenti. Per il carcinoma alla mammella (che in genere non ha sintomatologia) si sottopone la paziente, dopo una visita preliminare, ad una mammografia bilaterale in doppia proiezione, da ripetere ogni due anni. Per la cervice uterina, l'esame da effettuare è un pap-test, da ripetere con cadenza triennale.
Fonte: Il Portico
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