Tu sei qui: CronacaSeminario Arcivescovile di Amalfi struttura ricettiva: lo dirà il Consiglio di Stato
Inserito da (redazionelda), venerdì 17 luglio 2020 10:36:07
Ritorna sotto i riflettori la controversa situazione del Seminario Arcivescovile di Amalfi che dopo i lavori di ristrutturazione avrebbe dovuto ospitare l'Istituto turistico Marini-Gioia. Poi il cambio di rotta con la curia che nel 2017 sottoscrisse un contratto con l'imprenditore sorrentino Luigi Savarese per destinare l'edificio a struttura ricettiva.
Con una nota trasmessa alla nostra redazione, don Francesco Amatruda, nella qualità di amministratore del "Sacrum Seminarium Domus Mariae", dichiara: «Sono stato contattato in questi giorni da alcuni cittadini di Amalfi i quali hanno chiesto notizie sulla questione Seminario e se era vero che c'erano trattative per realizzare la scuola come farebbero pensare alcune voci messe in giro sui social. Tengo a precisare che qualche anno fa il Seminario di Amalfi ha speso circa tre milioni di euro per rendere il fabbricato ad uso scuola, nel rispetto delle disposizioni vigenti. Dopo che la Provincia di Salerno non ha più inteso rispettare il contratto precedentemente stipulato, è stato costretto ad adibirlo ad altro uso consentito dalla legge, stipulando un nuovo contratto con il Sig. Savarese Luigi di Sorrento, contratto, che ha il dovere di onorare. La successiva controversia tra il Comune e il fittuario attende ora la sentenza del Consiglio di Stato, che in prima udienza ha sospeso sia il provvedimento del Comune di Amalfi, che aveva fermato i lavori già in corso, sia la sentenza del Tar di Salerno avversa al fittuario. Pertanto il bene attualmente non è nella disponibilità di questa amministrazione».
Naufragata l'intesa con la Provincia di Salerno per la destinazione dell'edificio a plesso scolastico, il 26 luglio del 2017 l'imprenditore Luigi Savarese firmò un contratto con la Curia Arcivescovile col quale si impegnava alla gestione dell'immobile da convertire in struttura ricettiva per religiosi. L'ufficio urbanistica del Comune di Amalfi mosse da subito obiezioni al cambio di destinazione d'uso dell'immobile da convitto a struttura extralberghiera, dalla categoria B alla A, non prevista dai regolamenti comunali.
Per questi motivi i lavori di adeguamento furono bloccati dal Comune di Amalfi. Anche il Tribunale Amministrativo Regionale si espresse in questa direzione. In attesa della sentenza del Consiglio di Stato, che si dovrebbe esprimere per gli inizi del prossimo dicembre, la struttura resta nelle disponibilità del Savarese che si impegna a rispettare il contratto.
Fonte: Il Vescovado
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