Tu sei qui: CronacaSenzatetto, la fine di un incubo
Inserito da (admin), lunedì 28 agosto 2006 00:00:00
E finalmente il grande giorno è arrivato. Emozione, gioia e lacrime, lo scorso venerdì pomeriggio, nell'Aula Consiliare del Comune, dove alle 18 le prime 50 famiglie residenti nei prefabbricati hanno ricevuto le fatidiche chiavi: quelle di una vera e propria casa. La fine di un incubo durato 25 anni. Il sindaco Gravagnuolo, con assessori e consiglieri comunali, ha consegnato le chiavi degli appartamenti nelle mani dei senzatetto di Pregiato Bis e di Ido Longo. Fatima Mosca, da 23 anni in un container a Pregiato, è stata la prima a riceverle. Un evento immortalato da fotografi e cameraman e che il sindaco ha voluto fosse interamente vissuto da chi ha sofferto per tanti anni, facendo consegnare il primo mazzo di chiavi dal presidente del Comitato di lotta per la casa, Salvatore Avella.
«Sono talmente emozionata che non riesco a parlare - ha affermato Fatima con le lacrime agli occhi - Il mio primo pensiero è stato per le mie figlie, che non hanno mai potuto vivere in una casa come tutti gli altri». Già dal primo pomeriggio, uomini, donne, bambini ed anziani avevano affollato il Comune. Prima il passaggio burocratico nell'Ufficio Patrimonio, dove il funzionario Giovanni Pagano ha provveduto a far firmare i contratti di locazione. «Sono talmente contenta - ha esclamato Angela Focarelli - che quando sono entrata nell'ufficio ho abbracciato e baciato l'impiegato. Ai prefabbricati sembrava di stare all'ultimo dell'anno, applausi e caroselli di auto». Stappate bottiglie di spumante per salutare un evento storico. «Siamo contentissimi ed emozionati - affermano Mariagrazia Anastasio ed il marito Mauro Salsano - soprattutto per i nostri figli, Alessio di 15 anni ed Eliana di 8, che possono finalmente lasciare il container dove sono nati e vissuti finora».
Il sindaco Gravagnuolo ha tracciato le tappe di un percorso che venerdì scorso si è avviato al rush finale: «Prima di tutto sento il dovere di ringraziare i componenti dell'Osservatorio per la casa, dirigenti e funzionari comunali, e dare merito a chi ha lavorato prima di me. Questa è la dimostrazione che per risolvere i problemi dobbiamo dare tutti una mano. Entro la fine del 2008 contiamo di consegnare tutte le case». Nel 1986 i primi soldi per i terremotati, 3 miliardi e mezzo di lire, poi tutto si arenò. Nel 1994 con l'Amministrazione Fiorillo si ripresero i fili del progetto con l'approvazione di un piano edilizio. Nel 2001 la Regione stanziò oltre 25 milioni di euro, ma solo nel 2003, con l'Amministrazione Messina, il primo atto concreto: la realizzazione di 50 alloggi a Pregiato, che hanno consentito il trasferimento provvisorio di altrettante famiglie e di liberare le aree per la costruzione delle nuove palazzine.
Un emozionato Salvatore Avella ha, infine, voluto ringraziare prima di tutti l'ex commissario straordinario, recentemente scomparso, Pasquale Napolitano: «Un grazie riconoscente per chi ci ha consentito di poter far sentire anche la nostra voce, ma anche alle famiglie che sono ancora nei prefabbricati e che hanno accettato il piano predisposto. Il nostro lavoro non è finito, anzi proseguiamo la collaborazione, ma anche il controllo, per evitare infiltrazioni abusive».
Fonte: Il Portico
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