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Cronaca

Sequestro di reperti archeologici etruschi di eccezionale valore storico e artistico

Sequestro di urne funerarie etrusche provenienti da uno scavo clandestino nel cuore dell'Umbria

Una vasta operazione dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale ha portato al sequestro di numerosi reperti archeologici etruschi, tra cui urne funerarie in perfetta conservazione. I beni, ritenuti di inestimabile valore storico e artistico, erano destinati al mercato illecito dell'arte

Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), martedì 26 novembre 2024 17:04:04

Un'importante indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale - Sezione Archeologia e coordinata dalla Procura della Repubblica di Perugia, ha portato al sequestro di numerosi reperti archeologici etruschi, tra cui otto urne funerarie, due sarcofagi e il relativo corredo funebre, risalenti al III secolo a.C. L'attività investigativa, iniziata ad aprile 2024, ha preso avvio grazie a una segnalazione dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, che avevano ricevuto informazioni su un possibile scavo abusivo tra Chiusi e Città della Pieve, dove erano stati rinvenuti importanti reperti etruschi.

La sezione Archeologia dei Carabinieri, avvalendosi della collaborazione scientifica di un docente dell'Università di Roma Tor Vergata, ha potuto contestualizzare i reperti all'interno di una necropoli etrusca, con probabile origine nel territorio chiusino. Il supporto della Direzione generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura e della Soprintendenza dell'Umbria ha reso possibile un approfondimento sulle modalità di recupero di questi beni, che sembravano appartenere a una famiglia etrusca di rilievo, i "Pulfna".

L'indagine ha preso una piega importante quando si è venuti a conoscenza di un ritrovamento nel 2015 a Città della Pieve, dove un agricoltore aveva scoperto un ipogeo contenente urne funerarie e sarcofagi legati alla gens Pulfna. La scoperta di immagini che ritraevano urne etrusche simili a quelle in circolazione nel mercato illecito ha indirizzato le indagini verso un imprenditore locale, titolare di una società di movimento terra. I Carabinieri hanno così chiesto l'autorizzazione a intercettazioni telefoniche, supportate da attività di osservazione e pedinamento, tra cui l'utilizzo di un drone.

Questa attività investigativa ha portato all'individuazione di un'area specifica a Città della Pieve, dove è stato possibile rintracciare le urne etrusche ritratte nelle fotografie. I reperti, tutti integri, sono stati ritrovati in perfette condizioni di conservazione. Le urne, realizzate in travertino bianco umbro, sono decorate con scene di battaglie, caccia e con fregi in oro, molte con raffigurazioni mitologiche, come quella di Achille e Troilo.

Il corredo funebre ritrovato insieme agli oggetti sepolcrali è particolarmente ricco, comprendendo specchi in bronzo, balsamari con tracce organiche, e utensili utilizzati durante banchetti e simposi. Il valore di questi reperti, non solo per la loro rarità ma anche per la loro appartenenza a un unico contesto funerario, conferisce loro un'importanza storica, archeologica e artistica straordinaria.

Gli esperti considerano questa operazione come uno dei più significativi recuperi di manufatti etruschi mai realizzati grazie a un'azione investigativa, sancendo così il successo delle forze dell'ordine nella protezione del nostro patrimonio culturale e storico. L'indagine ha anche permesso di identificare due individui come possibili responsabili, nei cui confronti sono stati avviati procedimenti per furto e ricettazione di beni culturali.

Il sequestro di questi reperti segna una vittoria significativa nella lotta contro il traffico illecito di beni culturali, ribadendo l'importanza di tutelare il nostro patrimonio per le generazioni future.

(Foto: © TPC - Emanuele Antonio Minerva)

Fonte: Il Vescovado

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