Tu sei qui: CronacaSerrature incollate, negozi in tilt
Inserito da (admin), mercoledì 3 maggio 2006 00:00:00
Saracinesche sigillate, lucchetti incollati, vetrine e bacheche imbrattate con sostanze adesive. Questi i danni, con la conseguente mole di disagi, a cui sono stati esposti molti commercianti e professionisti del centralissimo Corso Umberto. Ad agire sarebbe stata una banda di vandali - stando alle prime ipotesi si tratterebbe di minorenni - che hanno approfittato della lunga pausa lavorativa, complice il ponte del 1° maggio, per entrare in azione.
A scoprire il "fattaccio" sono stati gli stessi commercianti. Ieri mattina, infatti, gran parte delle saracinesche dei negozi che dalla piccola traversa di via Atenolfi portano in via Sorrentino erano sigillate. A quanto si è appreso, i vandali avrebbero versato una sostanza adesiva - pare si tratti del comunissimo Attak - per incollare i lucchetti delle saracinesche. Lo stesso procedimento sarebbe stato utilizzato anche per le vetrine e le bacheche espositive dell'Edicola Barone, dell'Ottica Di Mauro e del fotografo dell'Agenzia Incantesimo. I commercianti vittima del raid hanno dovuto ritardare l'orario di apertura. Per alcuni sono passate anche alcune ore prima dell'arrivo dei fabbri.
Ma è andata peggio ai condomini del civico 329, dove sono ospitati uffici, studi fotografici ed ambulatori medici. La colla, infatti, è stata applicata al lucchetto di un piccolo cancello di ferro che si trova accanto alle vetrine dei negozi. Sono trascorse parecchie ore prima che il cancello potesse ritornare accessibile. Per tale motivo, uno dei condomini ha deciso di calarsi dal terrazzo e raggiungere così la porta del suo ufficio. «Devono essere trovati i responsabili - è la prima reazione dei commercianti, visibilmente provati dalla mattinata di disagi - Non è pensabile che per colpa di qualche balordo dobbiamo non solo esporci a delle spese, ma anche ritardare l'inizio delle nostre attività».
Dagli stessi commercianti è stato lanciato l'invito alle Forze dell'Ordine ad utilizzare i filmati delle telecamere a circuito chiuso attivate lungo il Corso: «È possibile in questo modo risalire ai colpevoli. Dall'esame dei nastri registrati possono essere identificati i volti dei vandali». Proprio la settimana scorsa, all'indomani del colpo lampo alla boutique LT di Luigi Trotta, il vicequestore Sebastiano Coppola aveva ribadito la propria posizione, chiedendo la gestione ed il coordinamento del sistema di videosorveglianza come valido aiuto per la prevenzione e la repressione di fenomeni di microcriminalità. Non è la prima volta che i balordi prendono di mira i negozi. Già in passato in città si sono registrati episodi analoghi, quasi sempre in concomitanza con giorni festivi. È accaduto qualche anno fa nei giorni prima del Carnevale, quando a finire nel mirino dei vandali furono i commercianti del Borgo. E prima ancora i negozianti di Corso Vittorio Emanuele. Nei giorni a ridosso del Ferragosto, invece, la banda colpì lungo Corso Mazzini. Ad avere la peggio fu il proprietario di un'edicola , a cui furono danneggiate la bacheca e la vetrina.
Fonte: Il Portico
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