Tu sei qui: CronacaSimonetta Lamberti, la lapide della vergogna
Inserito da Il Salernitano (admin), lunedì 8 settembre 2003 00:00:00
«Vogliamo che questo cippo marmoreo venga rimosso al più presto, perché è ingombrante. Certo, è giusto che venga ricordata una cittadina cavese, come Simonetta Lamberti, deceduta ingiustamente in un agguato di camorra, ma non possiamo tenere più questo cippo, che, tra le altre cose, è molto deteriorato ed è stato imbrattato da calce ed intonaco per i lavori di ristrutturazione. È dal lontano ‘90 che è stato posizionato nel retro della scuola, ma poi è stato dimenticato qui. Abbiamo più volte avvisato le istituzioni cavesi, ma nessuno ci ha dato retta»: questa la denuncia proveniente dal Liceo Classico "Marco Galdi" circa la lapide in ricordo della piccola Simonetta Lamberti, figlia del giudice Alfonso Lamberti, che fu colpita per sbaglio dai numerosi proiettili indirizzati contro il padre nel lontano 1982. Tante le azioni e le cose fatte in memoria della povera Simonetta. Oltre ad intitolarle lo stadio comunale, con una cerimonia ufficiale che si tenne in occasione della gara di Coppa Italia tra la Cavese (esordiente in serie B) ed il Milan, ed oltre alla targa commemorativa dei suoi amici di classe, ancora affissa nella Scuola Media Balzico, al fianco della porta della classe da lei frequentata, fu posta sul luogo dell'agguato, attuale incrocio tra la Statale 18 e via Tommaso di Savoia, dall'Amministrazione Comunale dell'epoca una lapide per ricordare il tragico evento. Negli anni '90, poi, è iniziato il viaggio del cippo marmoreo, che dovette essere forzatamente rimosso per l'insediamento del cantiere per la realizzazione della prima tratta del trincerone. Dopo varie vicissitudini, il blocco marmoreo venne estirpato completamente e trasportato, poi, presso il Liceo Classico di via Rosario Senatore, dove è rimasto sino ad oggi. Gli agenti atmosferici e la scarsa attenzione delle istituzioni, sia scolastiche che comunali, hanno reso il monumento commemorativo inguardabile. Si attende ora l'intervento dell'Amministrazione comunale per la rimozione ed il restauro della lapide, simbolo dell'ennesima morte ingiusta, causata da agguati di camorra.
Fonte: Il Portico
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