Con il fantasioso incendio del Castello, preceduto dal simbolico assalto e dallo scoppio della polveriera, sabato sera si è chiusa la 350ª edizione della Festa di Montecastello. A mezzanotte le luci si sono spente, cessati i rumori e gli spari, è subentrata la quiete notturna. Una Festa che quest'anno si è vissuta con maggiore solennità, visto il particolare anniversario. «É stata una settimana in cui la città tutta ha partecipato ai momenti della Festa, dall'itinerario gastronomico alla staffetta da Castello al campo sportivo, dalla processione alla rappresentazione della peste, ed infine allo stupendo sparo dei fuochi. Una settimana vissuta con la fede di sempre», afferma il presidente dell'Ente Montecastello, Giuseppe De Rosa.

Tra i momenti più belli, la consegna delle medaglie d'oro ai benemeriti, all'ex presidente Fedele Grieco, a Salvatore Ferrara ed alla memoria all'ex presidente Rigoletto Maraschino, ritirata dalla moglie Rosaria De Sio. «È stato uno dei momenti in cui ci siamo sentiti tutti uniti», afferma Riccardo Di Mauro, che ha voluto per l'occasione l'edizione straordinaria de "Il Castello" sulla Festa.

Intanto, è stato avviato tra gli studiosi un ampio dibattito sulle prospettive che si possono aprire per la manifestazione. Molte le proposte avanzate. «A settembre, a cura de "Il Castello", sarà organizzato un convegno in cui si farà il punto sulle prospettive che si potrebbero aprire per la Festa e per la città», aggiunge il condirettore del periodico, Franco Bruno Vitolo. Ma Di Mauro va oltre: «Stiamo pensando ad una grande raccolta di foto delle varie edizioni e, soprattutto, ad una storia attraverso i secoli, facendo riferimento a documenti».