Tu sei qui: Cronaca«Stare 8 ore su un lido con 40 gradi per poche centinaia di euro non è lavoro!», la protesta di "Potere al Popolo!" in Costiera Amalfitana
Inserito da (Maria Abate), domenica 6 giugno 2021 10:29:11
La battaglia contro il reddito di cittadinanza da parte del governatore Vincenzo De Luca, il quale sostiene che la misura sia colpevole della carenza di persone disposte a fare i camerieri, ha riacceso il dibattito sulle paghe dei lavoratori del turismo.
A parlarne è il movimento politico "Potere al Popolo!", i cui attivisti, ieri, sabato 5 giugno, sono stati in Costiera Amalfitana per protestare «contro le condizioni di lavoro inaccettabili imposte ai lavoratori stagionali del turismo», mostrando uno striscione in cui chiedevano «diritti e dignità».
«Se già prima dell'emergenza covid, la norma era lavorare senza contratto o con le forme contrattuali più astruse, part-time fasulli, giorni di riposo inesistenti, turni di lavoro massacranti, con la pandemia la situazione è precipitata», ha dichiarato il leader della sezione di Cava de' Tirreni, Davide Trezza.
«Gli appelli disperati di diversi imprenditori del settore che addossano la colpa della mancanza di manodopera al Reddito di Cittadinanza sono il chiaro segnale che un'intera generazione di nuovi schiavi ha deciso di alzare la testa», ha proseguito l'attivista.
«Perché stare davanti a un forno, su un lido con 40 gradi, a girare come un furetto senza sosta tra i tavoli di un ristorante per 8 ore o più, per poche centinaia di euro al mese, non è lavoro. Ustionarsi in una cucina e non poter avere la malattia, non è lavoro. Essere assunto come cameriere e trovarsi a dover pulire la spiaggia, le aiuole, la cucina, il bagno, non è lavoro, cari amici imprenditori. Mai più lavoratori fantasma di una Costiera Amalfitana di cui produciamo la ricchezza ogni anno!», ha chiosato.
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Fonte: Positano Notizie
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