Degrado, declassamento ed accesso impedito ai portatori di handicap: queste le condizioni in cui versa la stazione ferroviaria cavese. Da alcuni giorni anche il capostazione è stato trasferito, lasciando praticamente incustoditi i tre binari. L'unico ufficio ancora aperto è la biglietteria. Chiuso anche il parcheggio attraverso il quale, non esistendo altri accessi utilizzabili, era possibile per i portatori di handicap arrivare in stazione, dove, anche grazie al personale in servizio, potevano salire sui treni. Da oggi, invece, niente più personale, binari incustoditi e viaggiatori invitati ad utilizzare un sottopasso, nel quale, peraltro, è difficile passare in due, ancor di più se con valigie al seguito. «È indegno - afferma l'avv. Luciano D'Amato, presidente della delegazione cavese dell'Unione Nazionale Consumatori - che la stazione di Cava sia stata ridotta in queste condizioni. Chiediamo una conferenza di servizi, ad horas, per discutere quale ruolo deve avere la stazione, che al momento rappresenta un biglietto da visita vergognoso della nostra città».