Una sentenza del Tribunale di Salerno ha stabilito un risarcimento di 1 milione di euro a favore della famiglia di una bambina che, nel 1999, ha riportato gravi danni permanenti durante il parto presso l'azienda ospedaliera Ruggi d'Aragona. Dopo anni di battaglie legali, la corte ha riconosciuto le gravi responsabilità dei medici coinvolti, mettendo fine a un lungo iter giudiziario.

Secondo quanto riportato dal quotidiano La Città, la bambina subì danni irreversibili a causa di procedure mediche inappropriate durante il travaglio. Nonostante i controlli non evidenziassero complicazioni particolari, i medici optarono per un parto forzato, con conseguenze devastanti: la neonata fu immediatamente rianimata e trasferita in Terapia intensiva neonatale.

Le indagini successive hanno accertato che l'asfissia intrapartum le provocò lesioni cerebrali irreversibili, determinando una diagnosi di tetraparesi spastica e ritardo mentale medio-grave. La corte ha inoltre respinto le eccezioni relative alla prescrizione del caso, affermando che il termine decorre dal momento in cui il danneggiato acquisisce piena consapevolezza delle lesioni e della loro causa.