Tu sei qui: CronacaSvaligiata la casa di Marco Galdi
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 30 luglio 2001 00:00:00
È stato un furto d'autore. Non tanto per chi lo ha commesso, che pure ha dimostrato di avere doti di equilibrismo degne dell'arte circense, ma per i beni asportati e per l'appartamento preso di mira, quello del consigliere comunale Marco Galdi (nella foto), candidato a sindaco alle ultime elezioni ed esponente di una delle famiglie più in vista della vallata. È successo nella notte tra domenica e lunedì scorso, ma solo sabato se n'è avuta notizia. Una scelta anche della famiglia, da sempre molto riservata, ma che alla fine radio portici ha portato alla ribalta della cronaca cittadina. La notte era tutt'altro che giovane quando ombre furtive hanno scavalcato il cancello al lato nord del palazzo di via Biblioteca Avallone, civico 9 (nella foto), adiacente il garage Olmina. Zona centralissima, a due passi dal centro, su una delle strade più trafficate. È bastato poco per raggiungere le spalle del fabbricato, un viottolo poco illuminato, dove qualche condomino parcheggia la propria automobile. Di li è stato facile avviarsi lungo la rampa delle scale. L'obiettivo era preciso, mirato, studiato. Raggiunta la vetrata delle scale tra il terzo e quarto piano, i ladri hanno messo in pratica la parte più rocambolesca del piano: dall'esterno si sono arrampicati fino al balcone con gli attrezzi necessari per smantellare la persiana piccola del bagno, che pure era bloccata dall'interno, e sono penetrati nell'appartamento, poi sono usciti dalla porta, avendo trovato le chiavi in casa. Lo sapevano che quello era l'unico pericolo che correvano. Dentro non c'era nessuno: la signora Maria Lippolis, anni 71, è in vacanza ad Alberobello; il figlio, Marco Galdi, con il quale divide l'appartamento, è in vacanza a Naxos in Grecia, dalla fidanzata. «Avremmo preferito mantenere il riserbo - dice - Ciò che più mi dispiace non è tanto il danno economico, ma quello affettivo, che ha colpito in primo luogo mia madre, togliendole oggetti ai quali teneva in maniera particolare, ricordi della propria famiglia come i suoi strumenti musicali, un mandolino appartenuto a sua madre, il suo violino (la signora Lippolis è una violinista). Sono azioni davanti alle quali anche le forze dell'ordine sembrano segnare il passo. Eppure, proprio in questi momenti ci sarebbe bisogno di maggior controllo, di un piano di contrasto più efficace, che almeno faccia diminuire la sensazione di impotenza alla quale non si può far altro che rassegnarsi». Ad accorgersi del furto è stato il genero, Maurizio Senatore, che abita sullo stesso pianerottolo. Ha subito chiamato la moglie Antonella, sono entrati nell'appartamento al quarto piano, completamente messo a soqquadro, cassetti rovesciati, armadi aperti, intimità violata. La prima telefonata è stata per i carabinieri. Il bottino è sostanzioso: hanno preso di tutto, circa 2 milioni di lire in contanti, ma soprattutto argenteria, oggetti in oro, lumi in bronzo, strumenti musicali. Alla fine il danno si aggira sui 50 milioni di lire. Solo un mese fa, ad un appartamento al piano di sotto, hanno addirittura sradicato una cassaforte.
Fonte: Il Portico
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