Tu sei qui: CronacaSversamenti anomali di liquami nel mare della Costiera: Capitaneria di Porto apre indagine
Inserito da Emiliano Amato (redazionelda), martedì 9 giugno 2015 11:05:13
(ANTEPRIMA - citare la fonte) Un vero e proprio danno ambientale. Così potrebbe essere definito lo sversamento anomalo di liquami fognari verificatosi nel primo pomeriggio di venerdì 5 giugno nella baia di Marmorata, nel comune di Ravello. Proprio in prossimità delle obsolete vasche di contenimento comunali un'enorme chiazza marrone e maleodorante si era improvvisamente aperta in mare alla presenza degli operai dell'Ausino, che gestisce le reti idriche e fognarie di Ravello, impegnati poi nelle operazioni di espurgo dei rifiuti speciali dalle vasche.
Il tutto in pieno giorno, per l'indignazione dei residenti, operatori turistici e dei turisti delle prestigiose strutture alberghiere che si affacciano sul mare. Non certo un belvedere.
Si era detto di un guasto a tutto il sistema, prima a monte, poi a valle, ma neanche la versione dell'intasamento non convince. Tanto che, in seguito al nostro articolo, gli uomini della Capitaneria di Porto di Amalfi, agli ordini del comandante Antonino Giannetto, si sono recati sul posto per acquisire tutti gli elementi utili alle indagini volte ad accertare eventuali responsabilità. Perché sembrerebbe che quello di venerdì non sia stato il primo episodio nell'ultimo mese, specie in concomitanza con l'arrivo di precipitazioni.
«Siamo effettuando ispezioni sia via mare che via terra - ci dice Giannetto - per capire se questo impianto sia autorizzato e rispetti tutti i parametri di legge. Stiamo portando avanti le nostre indagini a tutela dei bagnanti e dell'ambiente marino. Abbiamo interessato il Comune di Ravello e l'Ausino e dato incarico a una ditta di operatori subacquei per effettuare le ispezioni alla condotta sottomarina. A distanza di ore le acque non sono più torbide come nei giorni scorsi ma anche l'Arpac ha effettuato numerosi prelievi i cui risultati saranno resi noti nei prossimi giorni».
La questione, stavolta, è molto più seria dia quanto si possa immaginare, anche perché c'è un fascicolo aperto presso la Procura della Repubblica di Salerno sulla condizione degli impianti di depurazione di ogni singolo comune della Costiera. E stando a quanto appreso tre di questi non sono autorizzati e già sono stati oggetto di sanzioni. Nel frattempo l'Ausino, attraverso un comunicato stampa a firma del presidente Matilde Milite fa sapere che il fenomeno si è verificato a causa delle «abbondanti piogge» di venerdì. Ma le piogge di quel pomeriggio sono state meno che tenui.
«Abbiamo informato i Carabinieri e la Polizia Municipale - ha aggiunto Giannetto - chiedendo al signor Sindaco di emanare provvedimenti cautelativi, invitato ad attuare tutti gli accorgimenti necessari. Al termine delle indagini informeremo anche l'Autorità Giudiziaria».
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Fonte: Il Vescovado
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