Tu sei qui: CronacaTaglia sulla testa di Salsano, ‘paladino' dei cittadini
Inserito da (admin), lunedì 4 agosto 2003 00:00:00
Una "taglia" sulla testa del paladino dei diritti dei cittadini. Giuseppe Salsano, responsabile dell'associazione "Ordine e quiete", che tutela i diritti dei residenti nei confronti dei locali notturni, teme di doversi guardare le spalle contro possibili atti violenti. È quanto si apprende da una lettera inviata pochi giorni fa dallo stesso Salsano alla Procura della Repubblica ed al primo cittadino metelliano, Alfredo Messina. «Signor sindaco - si legge nell'esposto - oggi, presso la Casa comunale, io ed il signor Francesco Palazzo, che, come lei sa, siamo impegnati e ci impegniamo affinché siano rispettati i diritti di tutti, siamo stati "consigliati" di guardarci le spalle, perché qualche gestore di pubblico locale ha messo una taglia sulle nostre teste per aver osato interferire nelle loro attività, facendo emergere illeciti, abusi ed altre situazioni che rasentano l'illegalità». Minacce, dirette o indirette, che non fermano comunque l'attività dell'associazione. «Sulla gravità delle minacce - continua Giuseppe Salsano - non sta a me pronunciarmi, la magistratura è stata informata di tutto. Per quanto mi riguarda, continuerò a lavorare per l'affermazione dei diritti della collettività contro i soprusi dei singoli». Questo non è che l'ultimo di vari analoghi episodi, che hanno costellato l'attività del fondatore e responsabile dell'associazione. Tutto cominciò nel 2002, con la pubblicazione di un manifesto con la sua foto. Utilizzando una frase di Enrico IV d'Inghilterra, lo avvertirono che "uno solo sarebbe rimasto in piedi". Nei mesi scorsi, fu fatto trovare all'ingresso della sua abitazione un mazzo di fiori. Garofani e crisantemi: chiara l'allusione. Alcuni giorni dopo, addirittura, un coltello a serramanico conficcato alla porta, mentre la sera della domenica di Pasqua, in Viale Garibaldi, durante una non tanto amichevole conversazione con un dipendente comunale, gli fu riferito che si trovava nell'occhio del ciclone. Una frase che a Salsano suonò come una minaccia. «So bene - conclude Giuseppe Salsano - che la mia attività tocca interessi particolari, scava nell'illegalità imperante, ma per interessi privati non è possibile che sia la parte pubblica a pagarne le conseguenze, né che venga compromessa, in continuazione, la tranquillità e la serenità dei cittadini». L'attività di Giuseppe Salsano ha portato alla chiusura temporanea di diversi locali, tra cui l'Aumm Aumm, l'Officina ed il Punto Blu, mentre molti altri hanno dovuto adeguare i loro impianti sonori e di sicurezza.
Fonte: Il Portico
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