Momenti di angoscia hanno scandito le lunghe operazioni di soccorso per l’incendio di un appartamento in via Salvo D’Acquisto.

Erano le 12.50 di ieri quando un probabile corto circuito ad un televisore in camera da letto ha scatenato l’inferno. In pochi minuti le fiamme si sono propagate al resto dell’appartamento, bruciando tutto ciò che incontravano sul loro percorso. Mobili, suppellettili, tessuti, infissi, hanno alimentano le lingue di fuoco, subito visibili dalla finestra della camera da letto.

L’unica persona presente nell’appartamento del complesso abitativo dell’Iacp era una donna 60enne, che fortunatamente, nonostante problemi alle gambe, è riuscita a mettersi in salvo. Provvidenziale l’intervento dei Vigili del Fuoco, che sono riusciti a domare il fuoco ed evitare un vero disastro. Nella cucina, infatti, la signora aveva ben 4 bombole di gpl. L’appartamento sarebbe potuto saltare in aria, provocando danni a parsone ed agli appartamenti contigui.

I primi ad arrivare sul posto sono stati i "caschi rossi" del Distaccamento di Nocera Inferiore, diretti dal caposquadra Antonio Della Porta, raggiunto in seguito dal capo reparto Armando De Chiara e dalla squadra del Distaccamento città, diretta da Alfredo Pappalardo. Un aiuto è arrivato anche dal cielo, nel vero senso della parola. Un elicottero dei Vigili del Fuoco che si trovava in zona per un controllo di routine, ha dirottato sul luogo dell’incendio, fornendo utilissime indicazioni sullo sviluppo delle fiamme.

Dopo circa un’ora il rogo è stato domato ed i Vigili del Fuoco hanno potuto procedere ai controlli per verificare la staticità delle pareti e dei solai. Sul posto sono giunti anche i Carabinieri, la Polizia Municipale e gli uomini del Commissariato di Polizia, diretti dal vicequestore Pietro Caserta.

A controllare la situazione anche il sindaco Luigi Gravagnuolo, insieme al marito della signora scampata alle fiamme ed ai figli, che, tornando da scuola, hanno assistito a tutta la scena. Mentre le altre persone dello stabile sono potute rientrare nelle proprie abitazioni, la famiglia che abitava nell’appartamento distrutto ora è ospitata da parenti, in attesa di trovare una nuova sistemazione.