Tu sei qui: CronacaTragedia del Faito, quattro indagati tra i vertici Eav: ipotesi disastro colposo e omicidio plurimo
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 24 aprile 2025 13:25:24
Ci sono i primi indagati nell’inchiesta aperta dalla Procura di Torre Annunziata per la tragedia della funivia del Monte Faito, avvenuta lo scorso 17 aprile e costata la vita a quattro persone. A finire nel registro degli indagati sono quattro funzionari e dirigenti dell’Eav, l’Ente Autonomo Volturno che gestisce l’impianto di risalita tra Castellammare di Stabia e il villaggio montano del Faito, a quota 1131 metri.
Si tratta di Marco Imparato (responsabile esercizio e manutenzione della funivia), Pasquale Sposito (direttore operativo), Giancarlo Gattuso (dirigente infrastrutture) e Pasquale Di Pace (capo impianto). I reati contestati dai pm Giuliano Schioppi e Alessandra Riccio sono concorso in disastro colposo e omicidio colposo plurimo.
Secondo quanto ricostruito finora, la cabina della funivia, dopo aver iniziato la discesa, avrebbe improvvisamente perso trazione tornando indietro ad alta velocità, oscillando paurosamente, prima di urtare un pilone e precipitare ancora agganciata al cavo. A bordo si trovavano cinque persone: quattro di loro hanno perso la vita sul colpo, mentre una è rimasta gravemente ferita.
A perdere la vita sono stati Janan Suleiman, 25 anni, cittadina israelo-palestinese, Elaine Margaret Winn, 58enne britannica, Derek Winn, 65 anni, marito di Elaine, e Carmine Parlato, 59 anni, macchinista dell’Eav. Ancora in condizioni critiche è Thabeet Suleiman, 23 anni, fratello di Janan, ricoverato all’Ospedale del Mare.
Proprio all’Ospedale del Mare si è recato ieri il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per incontrare i familiari di Thabeet: "Siamo vicini alle famiglie delle vittime, e a quella di un giovane che ancora non può essere dichiarato fuori pericolo ma che sta ricevendo il massimo dell'assistenza e delle cure necessarie. Abbiamo confermato che la Regione si farà carico di tutto quanto si rende urgente e indispensabile per l'assistenza alle famiglie. E, appena possibile, la Regione garantirà anche le spese per il rimpatrio della salma di Janan Suleiman".
L’attenzione degli inquirenti si concentra ora sul cavo di trazione e sul mancato funzionamento dei freni d’emergenza, che non sono entrati in azione nella cabina precipitata, al contrario di quanto avvenuto in quella a valle, dove i passeggeri sono stati messi in salvo. Ai fascicoli è già stato acquisito anche un video registrato dalle telecamere della stazione, che mostra la cabina mentre torna indietro e ondeggia prima di sparire nella nebbia.
Nei prossimi giorni si attendono le autopsie sulle vittime e i primi risultati della perizia tecnica, che sarà fondamentale per chiarire le responsabilità in una vicenda che ha scosso l’intera comunità campana e non solo.
Fonte: Il Vescovado
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