Tu sei qui: CronacaTrincerone, dubbi del Tar sull'appalto
Inserito da (admin), giovedì 15 febbraio 2007 00:00:00
Trincerone ferroviario (primo lotto): il Tribunale amministrativo regionale (I Sezione) vuole vederci più chiaro sulla procedura di aggiudicazione dei lavori, espletata nel 2005 dal Comune di Cava de'Tirreni. Con la sentenza numero 120/2007, il Tar ha infatti disposto un'istruttoria, ordinando a Palazzo di Città, nella persona del dirigente del V Settore municipale, una dettagliata relazione in merito alle giustificazioni presentate al seggio di gara dall'impresa Rcm Costruzioni, la società vincitrice dell'appalto in quanto classificatasi al primo posto della graduatoria. Il Tar ha assegnato 30 giorni al dirigente comunale per consegnare i chiarimenti richiesti dal collegio giudicante (presidente e relatore Filippo Portoghese, a latere Ferdinando Minichini e Francesco Gaudieri).
A presentare, il 23 marzo 2006, il ricorso al Tar è stata la società Vangone Costruzioni, mandataria della Debeco e della Tevere Pali. Ha impugnato tutti i verbali della commissione giudicatrice, tra i quali quello del 2 gennaio 2006 di verifica delle controdeduzioni dell'impresa che ha presentato il maggior ribasso superiore alla "soglia di anomalia". Con il ricorso, predisposto dall'avv. Marcello Brescia Morra, la Vangone Costruzioni, che ha anche chiesto il risarcimento dei danni subiti, ha dedotto una serie di presunti vizi di legittimità. Tra le presunte violazioni della commissione giudicatrice, la società ricorrente ha rilevato che non sarebbero "esaustive" le giustificazioni della Rcm Costruzioni, a capo dell'Ati costituita con le imprese Coger, Castaldo ed Inpses Prefabbricati. Un'ulteriore irregolarità riguarda la presunta violazione del principio di segretezza delle offerte, in quanto non sarebbero state verbalizzate le cautele predisposte a salvaguardia dell'integrità dei plichi contenenti le offerte.
Le giustificazioni riguardano aspetti tecnici della procedura concorsuale: la percentuale di manodopera, risultando la stessa inferiore alle corrispondenti voci del prezziario e la provenienza del materiale ed il prezzo base della relativa analisi. La Vangone Costruzioni ha denunziato che la ditta indicata produce ferro ed acciaio riciclati, che spesso presentano scorie. Il Tar ha disposto l'istruttoria "nell'interesse pubblico della corretta esecuzione dei lavori". Il tribunale aveva esaminato il ricorso in sede cautelare, nella camera di consiglio del 20 aprile 2006, quando aveva respinto la domanda incidentale di sospensione degli atti impugnati. Il Comune di Cava è difeso dagli avvocati Giuliana Senatore e Marina Troisi, mentre la Rcm Costruzione si è costituita in giudizio tramite l'avv. Paolo Minervini.
Fonte: Il Portico
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