Tu sei qui: Cronaca«Trincerone, fuori le carte!»
Inserito da (admin), martedì 26 agosto 2014 00:00:00
In questi giorni l’Amministrazione comunale di Cava de’ Tirreni ha inaugurato la nuova sistemazione del Trincerone: modifiche alla viabilità sulla ex SS. 18, nuovi parcheggi sulla copertura del Trincerone ferroviario e sul Corso P. Amedeo. Numerose le accuse dei cittadini ed immediate le difese dei politici della maggioranza che governa la città.
Tra le critiche:
a) due svincoli paralleli, di cui uno quasi privato, per via Sala e via O. di Giordano, con il risultato di due viabilità, ambedue insufficienti per dimensioni della carreggiata. E da una di queste strade si raggiungono le popolose frazioni di San Pietro, San Lorenzo ed Annunziata;
b) lo svincolo per via C. Santoro, utilizzabile a mala pena come percorso pedonale, lascia passare solo auto di ridotte dimensioni;
c) lo svincolo di via P. Atenolfi è un incrocio pericoloso.
Le difese:
«L’attuale sistemazione della copertura del Trincerone è un’opera provvisoria». «Fra qualche settimana o mese la viabilità sarà di nuovo modificata, perché entrerà in funzione il sottovia». «Sono stati fatti degli errori e si porrà rimedio». Sono tutte affermazioni attribuite dalla stampa a componenti della Giunta comunale, gli assessori alla Viabilità ed ai Lavori pubblici.
Purtroppo, però, non si tratta di problemi che possono essere risolti tracciando qualche striscia a terra. Occorre modificare la struttura stessa delle opere realizzate. Le scelte operate sembrano essere il frutto di trattative ed aggiustamenti in corso d’opera.
A questo punto “Davide (contro) Golia” si pone delle domande:
1) Quanto costano le opere provvisorie? 2) Sono opere recuperabili? 3) Potevano essere evitate, decidendo di realizzarle nella loro sistemazione definitiva? 4) Chi paga il costo delle opere provvisorie? 5) Gli errori sono stati quantificati ed addebitati ai responsabili? 6) Le varianti sono dovute a fatti sopraggiunti, non conosciuti o conoscibili al momento del progetto? 7) Chi paga il costo degli errori e delle varianti?
Questo il senso della diffida fatta ieri mattina, lunedì 25 agosto, al Sindaco, al Presidente della Metellia ed ai dirigenti comunali:
- pubblicate le informazioni ed i documenti, i progetti ed i contratti, le delibere e le determine, per far capire ai cittadini come stanno le cose;
- pubblicate gli atti scomparsi dal sito comunale, perché producono i loro effetti anche oggi. Lo dimostra il fatto che vengono ancora citati nelle determine sui pagamenti ad impresa e consulenti. Lo prescrive la normativa “anticorruzione”.
Mario Farano, portavoce di “Davide (contro) Golia”
Fonte: Il Portico
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