Tu sei qui: CronacaTruffa allo studio Senatore, investigatore nei guai
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 30 settembre 2002 00:00:00
Era stato condannato a pagare circa cinque milioni delle vecchie lire per risarcire il danno economico arrecato allo studio legale Senatore, che lo aveva ingaggiato come investigatore privato per seguire un caso più intricato del solito. Ora su Matteo Zappile, salernitano, ex titolare dell'agenzia "Mz Investigation & sicurity", indaga la Procura di Salerno. La denuncia per truffa ed esercizio abusivo della professione, presentata nel luglio scorso alla Stazione locale dei Carabinieri, ha dato il via ad un'inchiesta giudiziaria. Le indagini, condotte dal pm Cassaniello, riguardano le pesanti accuse riportate agli uomini dell'Arma. Secondo quanto esposto ai Carabinieri da alcuni suoi clienti, l'uomo avrebbe usato il proprio tesserino di investigatore privato per procacciarsi incarichi milionari presso noti studi legali dell'intera provincia, per poi, una volta incassato l'onorario, dileguarsi senza portare a termine il proprio lavoro. Ma non basta: dai primi controlli eseguiti presso gli uffici della prefettura, risulta che dal '96 Zappile non poteva più esercitare la professione di investigatore, visto che l'autorizzazione gli era stata revocata. Un particolare che non lo avrebbe fermato, anzi, armato di un corposo curriculum, si sarebbe fatto vede in tribunale e nelle sale di attesa degli studi legali in cerca del prossimo avvocato da "servire". A far scattare i sospetti è stato uno dei suoi ultimi lavori. Nel ‘99 gli avvocati Marco ed Alfonso Senatore ingaggiarono Matteo Zappile, peraltro noto negli ambienti giudiziari come affermato investigatore privato, per seguire un caso intricato, che richiedeva un'intensa attività di indagine. Firmato il mandato e pagata la somma pattuita (circa un milione e mezzo delle vecchie lire), i due avvocati persero ogni traccia del loro investigatore. A nulla valsero le sollecitazioni a mezzo posta ed i continui inviti a presentarsi allo studio con i risultati delle indagini. È iniziato, così, un procedimento civile, terminato con una sentenza del Giudice di Pace che dichiarava nullo il contratto ed obbligava Zappile al pagamento del risarcimento danni. Ora per lui l'accusa di truffa ed abuso d'esercizio della professione.
Fonte: Il Portico
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