Tu sei qui: CronacaTruffe al Servizio Sanitario, 67 arresti a Napoli e Salerno. De Luca: "Grande operazione di trasparenza e pulizia"
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 12 marzo 2025 07:57:12
Una maxi operazione condotta dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (Nas) ha portato, nelle ultime ore, all'arresto di 67 persone tra medici, faccendieri, impiegati pubblici e imprenditori del settore funebre a Napoli e Salerno. Gli arrestati sono accusati di aver messo in piedi un sistema criminale finalizzato al falso ideologico e materiale, alla corruzione e alla truffa aggravata ai danni del Servizio Sanitario Nazionale.
L'operazione è scaturita da indagini approfondite, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, che hanno portato all'emissione di un'ordinanza di arresto da parte del giudice per le indagini preliminari (GIP) del Tribunale di Napoli. Il sistema illecito scoperto riguardava principalmente il settore funebre, dove medici, dipendenti dell'ASL Napoli 1 Centro, impiegati comunali e imprenditori del ramo avrebbero ricevuto tangenti per la gestione di pratiche amministrative relative a certificati di morte e cremazioni.
Stando a quanto emerso durante l'inchiesta, il "tariffario" illegale era il seguente: 50 euro per il rilascio del certificato di morte naturale e 70 euro per il test del DNA in caso di cremazione. Un sistema che ha permesso a decine di persone coinvolte di lucrarvi, in modo illecito, attraverso la manipolazione di documenti e procedure. Tra gli arrestati figurano anche cinque dirigenti medici, accusati di intascare denaro dalle imprese funebri in cambio di favori amministrativi, e circa 30 imprenditori delle pompe funebri, alcuni dei quali sono deceduti nel frattempo. Inoltre, sono stati coinvolti anche impiegati dell'ufficio di stato civile del comune e numerosi intermediari.
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha commentato l'operazione sottolineando l'importanza dell'inchiesta. "La truffa scoperta rappresenta una grande operazione di trasparenza e pulizia nel campo della sanità pubblica. È il risultato di segnalazioni e di un impegno della Direzione generale dell'ASL Napoli 1 che dura ormai da anni, anche a seguito di precedenti denunce simili. Voglio esprimere il mio pieno sostegno e ringraziamento alle forze dell'ordine e alla magistratura per questa operazione, che è ancora in corso."
Fonte: Positano Notizie
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