Tu sei qui: CronacaTurismo, Cava nel dimenticatoio
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 26 febbraio 2003 00:00:00
La pubblicità è l'anima del commercio, così come la promozione è quella del turismo. Cava ha l'ambizione di essere città turistica, oltre che commerciale, ma basta uscire fuori dai propri confini territoriali per accorgersi che è praticamente assente da ogni tipo di promozione turistica. «Purtroppo - dichiara Bruno D'Elia, assessore al Turismo - lo abbiamo potuto verificare alla Bit di Milano. Per il secondo anno consecutivo, abbiamo voluto essere presenti alla manifestazione proprio per iniziare un discorso di promozione della nostra città, per capire, informarsi ed entrare in un meccanismo dove ho l'impressione che bisogna sgomitare non poco per farsi valere. La nostra città, infatti, non ha una grande visibilità da parte degli enti preposti alla promozione del territorio, da quelli provinciali a quelli regionali. Assenti da pubblicazioni e materiali promozionali, al massimo una piccola foto e qualche rigo. Sono pubblicizzati itinerari, percorsi turistici, bellezze naturalistiche, architettoniche, storiche, ma Cava a stento è un puntino su qualche cartina, quando c'è. Eppure, siamo la seconda città della provincia, abbiamo ricchezze storiche, culturali, paesaggistiche e tradizioni che non sono seconde a nessuno, ma pochi lo sanno». Bruno D'Elia non ci sta. Il suo assessorato sta preparando le prime strategie di comunicazione. E l'assessore, in prima persona, sta pungolando Ept, Provincia e Regione ad avere maggior attenzione verso Cava e le sue bellezze. La Valle metelliana, purtroppo, vive una posizione ambigua, ma che potrebbe, se opportunamente sfruttata, diventare un punto strategico tra l'Agro e la Costiera. Si propone come la porta della Divina, ma, alla Bit, i manifesti pubblicizzavano che "la Costiera Amalfitana inizia da Vietri sul Mare". Non rientra ne "La terra dei miti", edito dalla Camera di Commercio, dove in due righe si parla dell'Abbazia benedettina, ma si fa vedere un piccolo particolare della facciata della chiesa di San Francesco. «La Provincia di Salerno - spiega il presidente Alfonso Andria - ha partecipato, insieme alle altre province campane, alla realizzazione dello stand della Regione, molto bello, ma forse poco funzionale, come nel caso degli ambienti riservati proprio alle province, che hanno, probabilmente, subito un deficit d'immagine, proprio perché lo spazio, fisicamente, non permetteva la giusta evidenza per ognuno. Questa era una condizione uguale per tutti, non certamente si è privilegiato qualcuno a discapito di altri». Un settore, quello del turismo, dove l'iniziativa, l'intraprendenza e la fantasia sono certamente il volano per il successo. «Strategie ed obiettivi chiari - dichiara Raffaele Ferraioli, presidente del Patto Territoriale "Costa D'Amalfi" - sono le armi vincenti per entrare e restare in un settore, quello turistico, che ha bisogno sempre di nuove energie. Proprio in quest'ottica, ci stiamo muovendo con il contratto di programma tra le aziende che fanno turismo sul territorio della Costiera ed anche di Cava, che purtroppo non fa più parte, dalla loro rimodulazione, della Comunità montana». «Dobbiamo registrare certe difficoltà nella gestione della promozione - dice Giovanni Russo, amministratore dell'Ente provinciale per il Turismo - anche e soprattutto in campo economico. Alla Bit siamo stati penalizzati dagli spazi che ci hanno riservato. Cava certamente vanta un patrimonio di storia, cultura e tradizioni di prim'ordine, al quale, nelle prossime iniziative, dedicheremo lo spazio che merita».
IL BILANCIO DELL'AZIENDA DI SOGGIORNO
«Alla Bit penalizzata la comunicazione riservata alle province. Puntiamo molto sulla Borsa Mediterranea di Paestum»
«Quella di quest'anno - dichiara Umberto Petrosino, amministratore dell'Azienda di Soggiorno e Turismo di Cava - è stata la mia prima esperienza alla Bit. Non eravamo in grado di allestire uno stand in proprio ed eravamo presenti in quello della Regione. Effettivamente, l'impostazione data allo stand di circa 1.000 metri quadri, voluta dal regista Papi Corsicato, ha penalizzato la comunicazione riservata alle province. Avevamo il nostro materiale promozionale, che è stato distribuito. Ma, da contatti avuti sia con l'assessore Armato della Regione che Bottone della Provincia, riteniamo che gli sforzi maggiori debbano essere diretti verso la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, che si tiene a Paestum, dove dovremo puntare ad avere la massima visibilità. Inoltre, mi sto attivando anche per la realizzazione di adeguate pubblicazioni per la promozione turistica della città».
Fonte: Il Portico
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