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Tutti in piazza contro la Moratti

Inserito da Il Mattino (admin), martedì 11 dicembre 2001 00:00:00

La protesta dalle scuole scende nelle piazze. Ieri mattina, infatti, si è svolta una manifestazione che ha coinvolto buona parte della popolazione degli studenti metelliani. Gli istituti che hanno risposto, compatti, all'appello sono stati il Liceo Scientifico «A. Genoino», l'Itc «Matteo Della Corte», l'Istituto Magistrale «F. De Filippis» e l'ITg «L. Vanvitelli». Assenti, invece, i ragazzi del Liceo Classico «M. Galdi» e quelli dell'Istituto professionale per il Commercio. Spiega Alessandro Giani, leader del Galdi: «Non avrebbe avuto valore lasciare l'istituto occupato. Se scenderemo in piazza, lo faremo solo per manifestare a Roma». In corteo, insieme ai colleghi cavesi, c'era anche una delegazione dell'Ipsar di Nocera Inferiore. A controllare, invece, che la manifestazione si svolgesse nell'ordine e nella legalità c'erano due auto dei Vigili Urbani ed una squadra della Polizia.

Canti e slogan

Il corteo, partito dal Liceo Scientifico, ha attraversato viale Marconi, corso Mazzini e corso Umberto I fino ad arrivare a piazza San Francesco, dove si è sciolto. Con striscioni colorati, canti, accompagnati dal suono dei tamburi e da slogan e battiti delle mani, gli studenti hanno detto il loro no alla riforma dell'istruzione proposta dal ministro Letizia Moratti. «Questa manifestazione è il primo traguardo del lavoro di sensibilizzazione svolto all'interno della scuola attraverso l'autogestione - afferma Alessandro De Sio, rappresentante degli studenti del Ragioneria - A questa scelta siamo arrivati in seguito ad un braccio di ferro con il preside, Michele Cefola, e ad una regolare votazione che si è conclusa per il sì all'autogestione, con 1031 voti su 1057». La forma di protesta, adottata dagli alunni del Matteo Della Corte, cerca di conciliare il regolare svolgimento delle lezioni con l'esigenza di manifestare il dissenso alla riforma della scuola. Per questo hanno deciso che le classi dalla I alla IV svolgeranno, regolarmente, le prime due ore di lezione, mentre i ragazzi delle V saranno impegnati ad organizzare il programma della giornata. Dalle 10 fino alle 13,40 si procederà con dibattiti sul problema della riforma della scuola e con discussioni sulle questioni d'attualità più scottanti. Hanno detto sì all'autogestione anche gli studenti del Geometra Vanvitelli e del Magistrale.

Un giornale «fuori classe»

Tuttavia, oggi, su proposta del rappresentante d'istituto, Julien Bruno, gli alunni del Magistrale dovrebbero votare per il passaggio all'occupazione. In stato di agitazione sono anche gli studenti del Genoino, che, in questi giorni di autogestione, hanno creato un giornalino «Il fuori classe », distribuito durante la manifestazione, attraverso il quale spiegano le motivazioni della loro contestazione. Asserisce Stefano Violante: «Continueremo a dare voce alla nostra protesta, nonostante le intenzioni della preside, Emilia Persiano, di avvertire le forze dell'ordine. Crediamo nelle nostre scelte, per questo abbiamo deciso di organizzare un pullman per andare a manifestare a Foligno agli Stati Generali dell'Istruzione, convocati per il 19 ed il 20 dicembre dal ministro Moratti». Insomma, gli studenti non desistono, benchè presidi, docenti e genitori cerchino di richiamarli al loro dovere. Dalla loro parte si è schierato anche uno dei leader dei Ds di Cava, Enzo Servalli (nella foto in basso). «Esprimo tutta la mia solidarietà a questi ragazzi che fanno bene a difendere la scuola pubblica contro i primi tentativi di privatizzazione - dice Servalli - Il diritto allo studio deve essere uguale per tutti e non si deve trasformare in un privilegio per pochi. Durante i tre anni della mia segreteria, i Ds hanno dimostrato sensibilità per il delicato problema dell'istruzione, realizzando campagne di sensibilizzazione e promuovendo un incontro con l'ex sottosegretario alla Pubblica Istruzione. In virtù del lavoro svolto, invito il partito locale e provinciale ad impegnarsi, con iniziative concrete, al fianco degli studenti».

Fonte: Il Portico

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