"Bombardare un ospedale dei bambini è la prova definitiva che è in corso il genocidio degli ucraini". Sono le parole del presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un video messaggio su Telegram, parlando del bombardamento dell'ospedale pediatrico di Mariupol, verificatosi nella giornata di ieri.

Per Zelensky l'attacco rappresenta "un crimine di guerra". Le immagini hanno fatto il giro dei social, diffondendosi in tutto il mondo.

"Le autorità ucraine parlano di feriti e vittime, in gran parte bambini e donne. Un luogo di speranza, dove la vita nasce, è diventato un luogo di morte. È spietato. Ancora una volta viene colpito un obiettivo non militare. La guerra di Putin deve fermarsi", ha scritto sul proprio profilo Facebook il ministro Luigi Di Maio.

Ma Mosca respinge le accuse per il bombardamento. La portavoce del ministro degli Esteri, Maria Zakharova, ha detto che i "battaglioni nazionalisti" ucraini avevano costretto pazienti e personale a lasciare l'ospedale per usarlo come base per le loro operazioni di guerra.

Foto: Luigi Di Maio