Tu sei qui: Cronaca"Unico Campania", aumenti e proteste
Inserito da (admin), giovedì 4 agosto 2005 00:00:00
Una nuova stangata sui trasporti pubblici. Aumentano gli abbonamenti delle tariffe extraurbane dell'Unico Campania e scatta, decisa, la protesta dei pensionati. Chi ha serie difficoltà ad arrivare a fine mese non sopporta l'idea di dover sborsare più soldi per acquistare le consuete soluzioni mensili a prezzo più conveniente dei biglietti a prezzo pieno. Come se ciò non bastasse, vengono ritirati dalla vendita gli abbonamenti settimanali, perché, come fanno sapere dal Consorzio Salernitano Trasporti Pubblici, «non effettivamente competitivi sul prezzo rispetto agli abbonamenti mensili». In sostanza, quest'ultima formula risultava poco conveniente rispetto al costo degli abbonamenti mensili, tanto che, acquistando tre biglietti con valenza settimanale, se ne sarebbe portato a casa uno mensile. Fatto sta che la rivoluzione, attesa ma non compresa, già nell'aria da qualche mese, non è stata digerita dagli utenti. Anziani in testa, ma anche adulti e ragazzi, si lamentano per l'applicazione delle nuove tariffe. Occhio, però: gli aumenti non sono estesi a tutti gli abbonamenti ed a tutte le destinazioni. L'Unico Campania ha alzato i prezzi di acquisto unicamente per le fasce E1 fino alla E8, vale a dire che i pendolari, per raggiungere i vari paesi della Campania, devono sborsare circa il 20% in più rispetto alla somma solita e, soprattutto, non possono acquistare tagliandi con validità settimanale. Sono costretti, infatti, a comprare abbonamenti mensili anche per utilizzare i mezzi pubblici solo per pochi giorni ed a rimetterci di tasca propria per una decisione piovuta dall'alto. «Crediamo che queste decisioni - dicono Francesco Fruscione ed Annarita De Rosa - vadano prese in accordo con i sindacati che ci rappresentano. Ed invece, dalla sera alla mattina riceviamo queste belle notizie. La verità è che nessuno ci tutela». Dello stesso avviso Maria Caiazzo ed Ernesto De Simone: «Assistiamo a continui rincari ed aumenti di tutti i generi, dagli alimentari ai trasporti, ma mai ci aumentano un po' quei quattro soldi che ci danno a fine mese». Nessun aumento, invece, per gli abbonamenti urbani, che almeno per ora non sono stati toccati. Ma è solo questione di tempo, visto che entro il mese prossimo scatteranno gli aumenti. Ed anche in questo caso gli utenti hanno da ridire. Gerardina Tucci e Renato Salomone in coro: «Per adesso paghiamo ancora 21 euro, ma tra un po' ne dovremo sborsare 25. E per noi che viviamo solo della pensione, si tratta di una bella somma. Non veniteci poi a dire che dovremmo anche rinunciare ad andare a trovare i nostri nipoti, perché significherebbe che non dovremmo più vivere». Tutto invariato sul fronte dei singoli biglietti, malgrado anche in questo caso si vociferi di incrementi di prezzo. Da 80 centesimi, il costo del tagliando urbano di 90 minuti dovrebbe salire ad 1 euro, ma avrebbe validità per 120 minuti. Soluzione battezzata da Davide Picciotti ed Annalisa Desiderio «una vera truffa».
Fonte: Il Portico
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