Valeria Monetti approda a Italia 1 nella trasmissione «Saranno famosi», in onda tutti i giorni dalle ore 14,20. È titolare della Scuola di recitazione, danza, canto e spettacolo. Dopo una dura selezione di oltre 2000 concorrenti, è entrata a far parte del gruppo prescelto di ventisei. Così il suo docente di Italiano e Latino al Liceo Scientifico, entusiasta estimatore del suo talento, Franco Bruno Vitolo: «Il giusto premio per una carriera intrapresa da giovanissima, coltivata dal premuroso e qualificato insegnamento di Clara Santacroce, maestra del Gruppo Arte Tempra». Valeria Monetti, vent'anni, ex alunna del liceo scientifico «Andrea Genoino», si è cimentata in ruoli ed in opere di notevole impegno e prestigio: «Casa di bambola», «Il malato immaginario», «Tartufo», «Viale del Tramonto» e «Novecento». Senza contare le numerose esibizioni da protagonista, tra cui la suggestiva perfomance all'inaugurazione di Franco Palmentieri. Infine l'applauditissimo recital al Premio Badia, ripetuto a Pistoia al seguito di Rocco Fortunato, vincitore con «I reni di Mich Jagger». A scuola tutti la ricordano dolcissima, sempre disponibile, con una grande vocazione alla recitazione. Così la preside Emilia Persiano: «Ogni successo che arride ai nostri alunni è per tutti noi un motivo di grande soddisfazione e di orgoglio. Li seguiamo anche dopo, gioiamo e soffriamo con loro per le vittorie e per le sconfitte. La storia di Valeria era già scritta, era brava». Così la commissione di Italia 1 ha scritto di Valeria: «buona predisposizione alla recitazione, notevole capacità espressiva». In questi anni ha lavorato duro e continua a farlo. Canta con una tecnica sempre più raffinata e sa muoversi sulla scena, come ha osservato Franco Bruno Vitolo in una recensione dei suoi lavori, leggera e forte come il vento. Il papà Camillo, che con la consorte Marinella ha seguito Valeria, prima del risultato aveva detto: «Se non viene scelta come titolare, sarà famosa lo stesso; se viene scelta, quel posto non dovrà lasciarlo più, altrimenti farà i conti con me».