Tu sei qui: CronacaVigili in rivolta per gli orari
Inserito da (admin), martedì 6 marzo 2007 00:00:00
Fuoco di sbarramento dei sindacati contro l'Amministrazione comunale, che, per raggiungere l'obiettivo della copertura dei turni dei Vigili Urbani fino a mezzanotte, ha trasgredito, secondo Cgil, Cisl, Uil, Dicaap, Cisal, Ugl ed Rsu, alle regole fondamentali della concertazione sindacale, assumendo iniziative unilaterali ed illegali. Intanto, finisce al Tar la selezione a tempo determinato per 6 mesi dei 10 nuovi agenti, che da pochi giorni hanno preso servizio. Primo round tra Amministrazione e sindacati, ieri mattina, a Palazzo di Città; il secondo è previsto per lunedì prossimo.
«Nei prossimi giorni diffideremo il sindaco - annuncia Arturo Sessa, Cgil - che non può far rimanere enunciazioni di principio i suoi propositi di colloquio e confronto, mentre la sua dirigenza mette in atto iniziative di stampo autoritario ed antisindacale. Siamo rimasti perplessi anche dalla questione pitbull: se si vuole più sicurezza, si investa nel personale e nei servizi». Non va giù ai sindacati il gioco della mano sinistra che non sa cosa fa quella destra. Sotto accusa una direttiva dell'Amministrazione con la quale si chiede al comandante dei Vigili Urbani di attuare dei turni di lavoro che prevedono al sabato e nei prefestivi il servizio fino alle 24, mentre il venerdì, la domenica e festivi fino alle 23 e gli altri giorni fino alle 22.
Già da qualche settimana la richiesta di copertura dei nuovi orari è stata garantita dalla disponibilità offerta personalmente da diversi agenti. Un atteggiamento che, però, ha scatenato l'ira dei sindacati. «Chiediamo l'immediata sospensione di questa direttiva - afferma Enzo Della Rocca, Sulpm - del tutto unilaterale e che ha causato solamente conflittualità. Diciamo basta alla demagogia. Non siamo contrari alla rimodulazione degli orari sulle 24 ore, ma che tutto sia inquadrato anche nella riorganizzazione dei servizi e della turnazione di tutto il personale, che ha una media d'età di 50 anni».
Ricorre al Tar, invece, Pier Paolo De Chiaro, che ha chiesto l'annullamento, previa la sospensione cautelare, del provvedimento di esclusione dal concorso per titoli a 10 posti di istruttore di vigilanza. Sott'accusa i criteri che furono alla base della selezione e che scatenarono aspre critiche anche da parte dei sindacati.
Fonte: Il Portico
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