Sarebbero dovuti partire agli inizi di ottobre i lavori per la ricostruzione del muro perimetrale di Villa Rende, affidati all'Apa, Impresa Costruzioni Generali di Pagani, che si è aggiudicata la gara d'appalto, indetta dal Comune, con un importo di 143.249.800 lire (più Iva). Ma, a distanza di oltre un mese, tutto è ancora sospeso e la storia dell'eterno restauro del parco di via Bassi continua. Inevitabilmente, il fatto ha sollevato malcontenti e polemiche tra gli abitanti della frazione dei Pianesi, preoccupati che la mancanza del muro perimetrale e le violente piogge invernali possano portare disagi e problemi, come del resto è accaduto negli scorsi anni. Portavoce di queste istanze è il consigliere comunale Carmine Medolla, che, con toni piuttosto forti, ha sollecitato l'Ufficio Tecnico del Comune a dare, al più presto, il via libera ai lavori. «Siamo di fronte ad un ennesimo caso di lentezza della macchina burocratica - lamenta il consigliere Medolla - Per la ricostruzione del muro tutto è pronto da mesi, bisogna solo formalizzare il contratto con la ditta aggiudicatrice. È assurdo che per una cosa del genere debba passare tanto tempo».

Le proteste

Così, dopo le proteste del consigliere Medolla, c'è stato un via vai dei responsabili dell'impresa per espletare le ultime faccende burocratiche. La ricostruzione del muro sembra essere vicina. Ma non è finita qui. Si dovrà procedere anche al recupero della pavimentazione di Villa Rende. Il taglime di tufo, utilizzato nel precedente restauro, si è rivelato poco adatto e così la Soprintendenza ai Beni Culturali di Salerno sta verificando l'affidabilità di un particolare materiale proposto dall'ingegnere Santini. Spiega Medolla: «Il restauro di Villa Rende è importante non solo per il valore storico del parco, ma anche perché la sua riapertura potrebbe essere un primo segnale di riqualificazione dei Pianesi, una frazione che, pur trovandosi a ridosso del centro storico, appare abbandonata a se stessa ed emarginata».