Tu sei qui: CronacaVoragini e maltempo, week-end da incubo
Inserito da (admin), lunedì 5 dicembre 2005 00:00:00
Ancora una tragica nottata di pioggia. L'incidente più grave intorno alla mezzanotte a San Pietro, nei pressi dello stadio di calcio, dove una donna è rimasta intrappolata nella sua auto, finita in una voragine apertasi nell'asfalto. Attimi di panico per la 43enne Giuseppina Matonti, che si è trovata "imprigionata" in un fiume di fango. A metterla in salvo è stata una pattuglia dei Rangers di Cava. Le guardie, dirette dal responsabile Mario D'Ursi, sono riuscite a trainare l'auto e liberare la donna. Per Giuseppina Matonti, rimasta illesa, non è stato necessario il ricovero in ospedale. «Mi hanno scortato fino a casa», ha raccontato la donna ai vicini ieri mattina, dopo il terribile choc vissuto in nottata. La strada a quell'ora era completamente isolata, piombata nel buio della notte. «La pioggia era intensa - raccontano le guardie intervenute per i soccorsi - la visibilità era ridotta, anche a causa del forte vento. Stavamo facendo il nostro giro di controllo, quando abbiamo intravisto l'auto della signora ferma al centro della strada. Dai finestrini non si riusciva a vedere granché, ma ben presto ci siamo accorti che chiedeva aiuto». Due anni fa il precedente in via Principe Amedeo, a pochi passi dalla Chiesa della Madonna dell'Olmo, mentre risale a qualche mese fa il crollo in Piazza Abbro. Una voragine profonda 6 metri, a pochi passi dall'ingresso principale di Palazzo di Città, provocò panico e caos tra passanti ed automobilisti. Solo grazie al pronto intervento degli uomini della Protezione Civile e dei tecnici comunali fu evitata una tragedia. Dopo i numerosi casi registratisi nei mesi scorsi a Napoli, anche la città metelliana viene segnata dall'ennesimo episodio di cedimento del manto stradale, ormai obsoleto e reso fortemente a rischio dalla massiccia dose giornaliera di traffico automobilistico, ed in particolare di quello cosiddetto pesante, per via del passaggio di camion ed autoarticolati. La notte tra sabato e domenica ha fatto registrare varie segnalazioni e chiamate di pronto intervento. Poco ore prima l'incidente di San Pietro, a Santa Lucia disagi ed ingorghi nella piazzetta del centro. Numerosi gli automobilisti rimasti in panne. La pioggia, caduta copiosa, ha riempito di acqua e detriti le tante buche presenti sull'asfalto. Nel centro della frazione si sono vissuti momenti di tensione tra le Forze dell'ordine ed i residenti, imbestialiti per la cattiva manutenzione del manto stradale. «E' una situazione davvero assurda. I lavori di manutenzione sono terminati da poco, eppure le buche sono sempre al loro posto», si lamentano i residenti, le cui proteste sono state segnalate al Comando di Polizia Municipale. Ora si attende la ripresa settimanale per dare seguito ad un nuovo sopralluogo dei tecnici comunali ed ai successivi lavori. Ieri mattina, intanto, è rimasto lo stato di allerta. Una pattuglia dei Rangers, diretta da Francesco D'Amato, ha continuato a monitorare le aree a rischio smottamenti. Sotto controllo le frazioni di Sant'Anna, Santa Lucia e Croce, dove pali e rami divelti hanno invaso la carreggiata, creando non pochi problemi agli automobilisti. Solo nel pomeriggio, complice la giornata di tregua, l'allarme è rientrato.
Dissesti idrogeologici, comunicato DS
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dei DS metelliani sui recenti dissesti idrogeologici sul territorio comunale, redatto in collaborazione con il Responsabile del settore Ambiente dei Democratici di Sinistra di Cava de'Tirreni, ing. Adolfo Senatore. Ecco il comunicato:
«Gli ultimi episodi recentemente accaduti in varie frazioni ed anche in città hanno messo, ancora una volta, in evidenza la fragilità del nostro territorio sotto il profilo idrogeologico e della "gestione del territorio". Fragilità dovuta alla scarsa attenzione che negli ultimi anni si è avuta sulle problematiche della risorsa "territorio" e della conseguente sicurezza ambientale. E' ben noto che varie aree della Valle Metelliana sono classificate "zone rosse" nella mappa idrogeologica del territorio e che meritano una attenta considerazione sia sotto il profilo del "riassetto" che sotto quello del "controllo e monitoraggio" ambientale sia in senso stretto che in senso esteso. Nell'ambito dei DS, e più in generale della Coalizione del Centro-Sinistra, c'è una forte attenzione rispetto a queste problematiche. In particolare per quanto attiene gli aspetti idrogeologici, chiederemo alla prossima amministrazione l'attivazione di studi interdisciplinari intesi al miglioramento delle conoscenze geologiche, geomorfologiche e idrologiche svolti al fine di ricostruire la dinamica evolutiva del territorio. Lo scopo deve essere quello di definirne caratteri, effetti e metodi di mitigazione del rischio di inondazioni, movimenti di massa, inquinamento e/o depauperamento delle risorse idriche sotterranee e, in definitiva, di poter finalmente disporre azioni di difesa del suolo. Questo consentirebbe una pianificazione territoriale concreta volta alla protezione civile e alla sicurezza sociale».
Fonte: Il Portico
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