Tu sei qui: CulturaDopo l'uscita del suo ultimo singolo "Funkyland" abbiamo intervistato Gianmarco Finizio, in arte "Guasto"
Inserito da (Admin), lunedì 18 luglio 2022 12:52:02
Gianmarco Finizio, in arte Guasto, è nato a Napoli e ha iniziato a suonare la chitarra e a scrivere canzoni da giovanissimo, alle scuole medie, frequentando una classe di musica sperimentale.
Tra un lavoro e l'altro come animatore nei villaggi, delivery "in bicicletta non elettrica!", performer live in vari locali, inizia ad autoprodurre le sue prime tracce, insieme al dj Fabio Stingo, con cui inizia un percorso musicale tecno/funk d'autore.
Fino ad ora ha pubblicato due singoli, il primo "In che senso?", prodotto da Mauro Spenillo (aka Socio M), che, dopo averlo scoperto coinvolge nel progetto Antonio De Carmine Principe, con cui realizzano il secondo singolo "Che c'hai d'accendere?" (NyNa City 91 record / Artist First)
"Funkyland" è il nuovo singolo di Guasto, disponibile in radio e in digitale. Il brano è un racconto che ci porta a fare un viaggio su quel pianeta fatto di grooves, rhodes, fender bass and guitar, synth, archi, che richiamano sonorità di uno stile ben definito, tra varie citazioni musicali famose dove ri-troviamo George Benson, Bee Gees, Diana Ross, EWF., Kool and the Gang, passando per Jovanotti e respirando alcune atmosfere partenopee vicine a Pino Daniele. La canzone oltre ad essere un omaggio ad alcuni giganti di questo stile musicale, ci proietta in quella meravigliosa terra ideale, dove potersi rifugiare, danzare e ballare in piena libertà "in questa realtà scadente".
Lo abbiamo intervistato per voi ed ecco cosa abbiamo scoperto:
Ciao Guasto, benvenuto sulle pagine di Positano Notizie. Quando è nata la tua passione per la musica?
È iniziata in macchina di mio padre credo... Cantavo tutto quello che mio papà metteva nel lettore cd. Mi divertivo ad imitare il modo di cantare di alcuni artisti. È stata una palestra incredibile. Certo, i miei si divertivano un po' meno durante i lunghi viaggi... Cantavo continuamente. Talmente tanto che quando abbassavano il volume della musica per parlare, dato che a stento riuscivano a comunicare tra di loro, io piangevo come un matto. È sempre stato il mio gioco preferito. Si può dire che il mio primo insegnante di canto è stato Giuliano Sangiorgi. A furia di imitare i suoi falsetti, ho imparato anch'io senza mai studiare tecnicamente come fare. Poi successivamente alle scuole medie entrai in una sezione sperimentale di musica, suonavo la chitarra. Da grande volevo essere come Pino Daniele. E da lì ho iniziato a comporre le mie prime canzoni, poi non mi sono più fermato.
Quale esperienza credi sia stata più formativa per te fino ad oggi?
Probabilmente l'esperienza che ho fatto in giro per il mondo nei villaggi turistici come piano bar. Ho vissuto per circa tre anni tra Italia, Grecia, Egitto, Tanzania e Messico, ed è stata molto formativa per me, sia umanamente, che culturalmente ed artisticamente. Mi ha insegnato a saper stare su un palco tutti i giorni davanti a migliaia di persone provenienti da tutta Italia e da tutto il mondo, a relazionarmi con esse, a comprendere culture lontane anni luce dalla mia, a percepire il pubblico che ho davanti e a captare i momenti giusti per dire o non dire determinate cose. Il palcoscenico è vita, e viaggiare ti apre la mente, ti aiuta a capirla un po' di più.
Come definiresti la tua musica?
Guasta, proprio come me. Ben radicata nella mia terra, nella mia amata città, che è Napoli. Luogo di infinita bellezza e continua ispirazione per me e la mia musica... Ma anche ricca di contaminazioni con vari generi musicali. Credo sia fondamentale per creare qualcosa di unico. Mi piace tutta la musica, e non smetto mai di essere curioso e scoprire nuovi artisti che possano contaminarmi positivamente. Mi piace pensare alla mia musica come un puzzle composto da pezzi diversi di altri puzzle, ma che combaciano alla perfezione.
Di cosa parla il tuo nuovo singolo dal titolo "Funkyland".
Funkyland è un omaggio alla terra del funky, un racconto che cita brani famosi portati al successo da nomi come: George Benson, Bee Gees, Diana Ross, E.W.F., Kool and the gang, passando per Jovanotti. Per me un luogo ideale dove potersi rifugiarsi, chiudere gli occhi e danzare, tra luci e colori. È un viaggio su un pianeta fatto di musica e diversità, libero da qualsiasi pregiudizio, quando intorno a noi "la realtà è scadente", per citare un altro personaggio famoso e mio illustre concittadino: Paolo Sorrentino, nel suo film "È stata la mano di Dio"
C'è qualcosa che ti lega alla Costiera Amalfitana?
Tanti ricordi legati alla Costiera Amalfitana. Ricordo lo stupore, che provavo da bambino, e che provo ancora oggi, nel vedere così tanta bellezza tutta insieme. Sorrento, Amalfi, Positano, Vietri sul mare... Davvero uno spettacolo della natura. Inoltre, amo fare le escursioni di trekking su quei sentieri (valle delle ferriere, il sentiero degli dei ecc..) da cui si può godere una vista mozzafiato.
Se dovessi descrivere la Costa d'Amalfi con due aggettivi quali sarebbero e perché?
Meravigliosa e disarmante. Ti lascia senza parole per quanto è bella. Bella come una canzone d'amore scritta di getto, vera e spontanea.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sto lavorando al mio primo disco, che uscirà prima della fine dell'anno, insieme ai miei produttori, Antonio de Carmine e Mauro Spenillo, alias Principe&SocioM, e alla mia etichetta discografica, la Nynacity91. Spero di portare presto la mia musica in giro per l'Italia insieme a dei fantastici musicisti per fare tantissimi live. Non vediamo l'ora di divertirci ed emozionarci tutti insieme.
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Fonte: Positano Notizie
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