La comunità agerolese si è riunita per festeggiare un traguardo eccezionale: i 100 anni di Vincenzo Naclerio, uno dei pochi soldati italiani sopravvissuti alla terribile esperienza della prigionia ad Auschwitz. La celebrazione, carica di emozione e gratitudine, si è tenuta nella suggestiva cornice della chiesa di Santa Maria della Manna, nell'omonima frazione di Santa Maria, alla presenza dei familiari, del sindaco Tommaso Naclerio e del parroco don Giuseppe.

Nonno Vincenzo, come affettuosamente è chiamato da tutti, è stato il fulcro di una giornata ricca di ricordi e riconoscimenti. Con il suo completo grigio e il sorriso che ha sfidato il tempo, ha ricevuto l'abbraccio caloroso di amici, parenti e concittadini. Il sindaco, con la fascia tricolore, ha voluto omaggiare Vincenzo con una targa commemorativa, esprimendo la gratitudine di tutta Agerola per la sua incredibile testimonianza di forza e speranza.

La cerimonia, caratterizzata da momenti di commozione, ha visto anche l'intervento di don Giuseppe, che ha benedetto il festeggiato e ricordato l'importanza della memoria storica, sottolineando come persone come Vincenzo siano veri e propri simboli di resilienza.

"È un onore per me essere qui oggi - ha dichiarato il sindaco Tommaso Naclerio - Vincenzo rappresenta un pezzo della nostra storia, un uomo che ha vissuto momenti difficilissimi ma che, nonostante tutto, è qui con noi a testimoniare che la vita e la speranza possono vincere su ogni avversità."

Vincenzo Naclerio, con la sua storia di sopravvissuto, segnata da eventi drammatici, è un esempio di come la determinazione e l'amore per la vita possano superare anche le prove più dure.

La giornata si è conclusa con un ricevimento in onore del centenario, dove familiari e amici hanno potuto condividere aneddoti e memorie, festeggiando insieme un uomo che, con la sua storia, ha arricchito il cuore di tutti.