La tensione causata dalla guerra in Ucraina rischia così di travolgere anche il settore energetico. Nella giornata di ieri, 8 marzo, il presidente statunitense Biden ha annunciato l'embargo sulle importazioni di petrolio e gas naturale dalla Russia, nell'ambito di una nuova stretta contro l'invasione dell'Ucraina.

La Russia ha così minacciato di interrompere le forniture di gas all’Europa in caso di sanzioni sul petrolio.

Secondo uno studio della Fondazione Eni-Enrico Mattei, pubblicato dal Corriere della Sera, lo stop "è un’eventualità da scongiurare con forza" perché costringerebbe l’Italia a imporre un razionamento del gas.

La Fondazione ricorda che l’Italia consuma mediamente più di 70 miliardi di metri cubi di gas, di cui circa il 40% viene comprato dalla Russia. Nel 2021 da Mosca abbiamo ricevuto 28,8 miliardi di metri cubi.

Nel frattempo, dopo gli Stati Uniti, anche il Regno Unito ha annunciato che ridurrà a zero le sue forniture energetiche dalla Russia entro la fine del 2022.

In un videomessaggio, il presidente dell'Ucraina, Zelensky, ha incoraggiato anche gli altri Paesi a fare altrettanto per "colpire al cuore la macchina da guerra di Putin".

Foto: President of Russia

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