Tu sei qui: Economia e TurismoCalcio violento, la Cavese la pensa così
Inserito da (admin), lunedì 5 febbraio 2007 00:00:00
Giornata di riposo oggi per la Cavese. Di riposo, ma anche e soprattutto di riflessione, amara e dolorosa, su quanto accaduto venerdì scorso a Catania. In attesa di conoscere le decisioni governative e federali in merito alla ripresa dei campionati ed ai provvedimenti anti-violenza, abbiamo sentito il parere del presidente della S.S. Cavese 1919, Antonio Fariello, del direttore generale Gennaro Brunetti, del direttore sportivo Nicola Dionisio, del tecnico Salvatore Campilongo e del capitano aquilotto, Alessandro Tatomir. Ecco le loro opinioni.
Stop ulteriore ai campionati, partite a porte chiuse, trasferte negate ai tifosi, responsabilità oggettiva "allargata". In queste ore si avanzano le ipotesi più disparate sulle soluzioni da adottare. Quale il provvedimento per lei più urgente ed indifferibile?
Fariello: In questo momento non bisogna farsi trasportare dall'onda dell'emotività, pur essendo angosciante il dolore per la perdita dell'ispettore Raciti. E' necessaria una pausa di riflessione, anche lunga, per prendere le decisioni più opportune, a 360 gradi, che investano tutto il mondo del calcio ed i fenomeni delinquenziali che lo colpiscono. Un inasprimento delle pene, o quanto meno l'effettività reale della pena stessa, sembra al momento la soluzione più idonea. Ma ripeto, bisogna riflettere a lungo, sedersi tutti insieme ad un tavolo di concertazione e non prendere decisioni affrettate.
Brunetti: Massimo rispetto ed enorme dolore per il decesso dell'ispettore capo Raciti. E' inconcepibile perdere la vita per una partita di calcio. Capisco, quindi, l'emotività del momento, ma non bisogna farsi travolgere dalla stessa nell'adottare i provvedimenti necessari. Anche perché ritengo che le leggi in merito esistano, basterebbe applicarle realmente, senza sconti e dilazione alcuna.
Dionisio: Bisogna stabilire regole precise, certe e, soprattutto, valide per tutti. Non si può darla vinta a pochi delinquenti, a danno della stragrande maggioranza di tifosi e sportivi corretti. Ho condiviso lo stop di ieri, ma ritengo sia giusto far ripartire il calcio già da domenica prossima. Altrimenti sarebbe un'ulteriore sconfitta.
Campilongo: Bisogna far rispettare, ed appieno, le leggi che esistono. Sembra retorico, scontato, ma se lo si facesse realmente, già avremmo fatto un grande passo avanti. Credo che il decreto Pisanu sia valido in tal senso, a patto che lo si attui alla lettera. In questo momento, comunque, da addetti ai lavori, bisogna rispettare le decisioni del "sistema". Ed ho condiviso pienamente lo stop ai campionati. Era giusto farlo e sarà sacrosanto anche se si dovesse prolungare oltre il previsto. A patto che serva effettivamente a migliorare la situazione.
Tatomir: Provo grande dolore e sconcerto in questo momento. Non penso, però, tocchi a noi calciatori indicare soluzioni o provvedimenti. Anche perché esistono realtà diverse da posto a posto e non è agevole trovare le soluzioni adatte per tutto. Ci sono, però, le persone e le autorità preposte per farlo e credo sia giunto il momento che costoro si assumano le loro responsabilità.
Molti parlano di connivenze tra società e frange di violenti. Un'ipotesi sicuramente plausibile, ma probabilmente i vertici federali ugualmente parlano bene e razzolano male. Si pensi ai gravi incidenti provocati dai tifosi del Taranto in occasione della gara Cavese-Taranto. Decisioni del giudice sportivo: 10mila euro di ammenda. Non è ridicolo...?
Fariello: Sono d'accordo, un provvedimento che mi ha lasciato sconcertato, senza assolutamente voler criminalizzare la società pugliese. Ma il problema va posto a monte. E' mai possibile che a 100-150 persone, già "segnalate", si consente di arrivare sin qui a Cava e di fare il bello ed il cattivo tempo, con l'ulteriore pretesa di entrare allo stadio senza pagare il biglietto? Il provvedimento del giudice sportivo, quindi, non è di certo l'unico aspetto che non ho condiviso nella gestione precedente e successiva dell'avvenimento.
Brunetti: Se c'è bisogno di cambiare i regolamenti federali ed inasprire le sanzioni anche in questo contesto, credo sia il momento giusto per farlo. Anche se colpire pesantemente le società sportive, non so fino a che punto responsabili, non credo contribuisca più di tanto a risolvere il problema.
Dionisio: Inasprire le sanzioni sportive può anche andare bene, ma non penso sia questo l'aspetto cruciale del triste fenomeno. Va concentrata l'attenzione soprattutto sui teppisti, per poterli individuare, emarginare e punire secondo la legge.
Campilongo: Certo, provvedimenti più adeguati e più severi possono essere utili. Ma siamo costretti a ripetere il solito ritornello: la legge deve, o dovrebbe essere, uguale per tutti. Ed invece capita che di fronte alle società più potenti e blasonate si chiuda spesso un occhio, mentre alle società più piccole ed "indifese" non si perdoni nulla. Ci vuole uniformità di giudizio. Per tutti!
Tatomir: Sono costretto a ripetermi, ma anche queste sono riflessioni che competono a chi di dovere, non a noi calciatori. E' il discorso già fatto prima: chi ricopre determinati ruoli o incarichi, deve assumersene consapevolmente e per intero le responsabilità.
Additati da molti tra i più violenti, da almeno un paio di anni i tifosi della Cavese stanno dando prova di grande civiltà e maturità. Cosa è cambiato nel mondo ultras aquilotto?
Fariello: Con i tifosi abbiamo sempre avuto un dialogo schietto e sincero. Abbiamo provato a "responsabilizzarli" in merito ad una serie di situazioni e di comportamenti ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Grande merito a loro, dunque, per il modo irreprensibile in cui si stanno comportando e per l'amore con cui ci seguono, sia in casa che in trasferta. E per questo ringrazio anche i tifosi "storici" della Cavese, quelli un po' più anziani, che hanno sempre guidato ed indirizzato responsabilmente i più giovani.
Brunetti: I nostri tifosi sono maturati enormemente e lo stanno dimostrando domenica dopo domenica. Certo, un po' di merito va attribuito anche alla società, che con loro ha sempre avuto un confronto sano ed intelligente, ma sono stati soprattutto loro a migliorare e maturare, distinguendosi ovunque per civiltà e correttezza.
Dionisio: E' innegabile il livello di maturità e civiltà raggiunto dai nostri tifosi. Con gli ultras, come società, abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto. Loro non hanno mai chiesto niente e noi non abbiamo mai dato niente, in riferimento agli aspetti in esame. Sono maturati "spontaneamente" e meritano i complimenti di tutti.
Campilongo: La promozione sul campo è stata preceduta ed accompagnata dalla promozione "comportamentale" dei nostri tifosi, che si sono resi conto di quanto sia bello amare e seguire la propria squadra senza violenza e stupidità. Sono orgoglioso per il livello di maturità che hanno raggiunto. E' tutto merito loro. D'altronde, se i tifosi non hanno la volontà di crescere e maturare, tutti gli appelli che possiamo lanciare e gli esempi che possiamo dare noi addetti ai lavori, sono destinati a cadere nel vuoto. E ci sono tante tragedie, purtroppo, a confermarlo.
Tatomir: Questa è una domanda alla quale rispondo con grande piacere. Ed è anche l'occasione per lanciare a tutti, ed in particolare agli operatori dell'informazione, l'appello a mettere in risalto anche gli esempi positivi, e non solo le realtà tristi e peggiori. Tra questi esempi da seguire cito sicuramente i tifosi della Cavese, che da almeno un paio di anni si stanno comportando splendidamente. Non solo per come ci seguono dappertutto e per l'affetto che non ci hanno mai fatto mancare, ma anche e soprattutto per la civiltà che stanno dimostrando. Da ultimo, ricordo il loro comportamento impeccabile in occasione di Cavese-Taranto. Questi esempi vanno sottolineati, per proporre a tutti modelli positivi da seguire ed imitare.
L'addetto stampa Lello Pisapia
Domani ripresa a Mugnano
Dopo l'allenamento di ieri al "Lamberti" (assente Tarantino, a parte Rossi e Tatomir), oggi giornata di riposo per la Cavese. I calciatori aquilotti si ritroveranno domani mattina a Mugnano del Cardinale (Av) per la ripresa della preparazione.
Definito, intanto, il calendario "provvisorio" di lavoro dei prossimi giorni. Provvisorio perché l'ulteriore programmazione ed eventuali variazioni sono strettamente legate alla tempistica della ripresa dei campionati.
Questo il programma di massima fino a giovedì:
- Martedì: seduta mattutina a Mugnano del Cardinale (Av);
- Mercoledì: doppia seduta a Mugnano del Cardinale (Av);
- Giovedì: test infrasettimanale (ore 14.30) a Palma Campania (Na) contro il San Vitaliano, compagine militante nel girone B del campionato campano di Promozione.
L'addetto stampa Lello Pisapia
Per info e contatti:
Lello Pisapia cell. 328 8965810
Alfonso Vitale cell. 388 6531524
tel. 089 441766 / 089 466720; fax 089 349298
e-mail: ufficiostampa@sscavesecalcio.it
Fonte: Il Portico
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