Tu sei qui: Economia e TurismoCampilongo vuole una Cavese cinica
Inserito da (admin), martedì 20 dicembre 2005 00:00:00
La Cavese esce fuori dalla tana del lupo a testa alta. Anzi, a recriminare sono proprio gli aquilotti, come si è letto tra le righe delle dichiarazioni dei protagonisti della sfida con la Sansovino. Il presunto penalty non concesso alla Cavese per la regola del vantaggio e l'azione susseguente fallita da Peppe Aquino avrebbero potuto trasformarsi nel gol vittoria. Ma così non è stato. Nessuno, comunque, fa processi ai metelliani. Anzi, mai come da 2 anni a questa parte, c'è sempre una prestazione esterna spavalda e coraggiosa. C'è sempre un atteggiamento mentale di sfida nei confronti delle avversarie. Che si chiamino Gualdo, Gubbio, Sassuolo o Sansovino, poco o nulla importa. «È la nostra mentalità - esordisce Salvatore Campilongo - e nulla potrà farla cambiare. Questo è il calcio che amo e che voglio sia giocato dai miei. Tatticismi, studio delle mosse degli avversari, magari qualche sacrificio tattico in nome e per conto di un risultato da tenere stretto, non fanno al caso mio ed indirettamente delle mie squadre. Finora questa mentalità non mi è stata ostile. Anzi, ha portato al sottoscritto ed alla piazza metelliana belle soddisfazioni. Ed ha ripagato tutti noi del duro lavoro fatto finora». Ad Arezzo, dove si è disputata la gara con la Sansovino, una Cavese sempre più leader, in campo e fuori. Sul terreno di gioco personalità e carattere hanno fatto la differenza. Una superiorità, purtroppo, non concretizzata da Aquino, rientrato tra i titolari dopo il turno di stop per squalifica, e da Tony D'Amico. Ma poco importa. I metelliani hanno superato un altro ostacolo sul loro cammino ed hanno dimostrato di non temerlo. Al ritorno, come accadrà per il Benevento ed il Sassuolo, la Sansovino dovrà venire a Cava. Il fattore campo nel rush finale della stagione potrebbe essere decisivo. E domani pomeriggio, nel turno infrasettimanale del torneo, al "Lamberti" arriverà il Castelnuovo di Tazzioli. Una squadra impelagata nei bassifondi della classifica. Un altro test importante per gli aquilotti, contro una formazione già ai piedi del baratro della serie D e, dunque, probabilmente arroccata davanti al proprio portiere. La Cavese dovrà essere cinica, come solo una grande può fare. «E non sprecare quelle palle gol che ci si presentano - ammette Campilongo - come è capitato ad Aquino o a qualche altro dei miei. Sotto porta ci vuole quel pizzico di freddezza in più che ci è mancata e che ci è costata qualche punto molto pesante nel bilancio finale di questa prima parte di stagione. Produciamo tanto e gestiamo a lungo il pallino del gioco, ma quando c'è da concretizzare questa superiorità in campo, ci perdiamo spesso nel classico bicchiere d'acqua».
Fonte: Il Portico
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