Ora si fa sul serio. La trattativa tra Antonio Della Monica e Vincenzo D'Ambrosio è arrivata ad un punto di non ritorno. Nei prossimi giorni, dopo l'appuntamento consumatosi mercoledì pomeriggio a Salerno, i due protagonisti del tormentone del momento si incontreranno di nuovo. E sarà sicuramente, nel bene o nel male, l'ultima volta, per definire la qualità dell'approccio avuto finora. Se finora si è parlato soprattutto di buone intenzioni, adesso è giunto il momento di mettere sul tavolo la sostanza. In poche parole, dalle chiacchiere bisognerà passare ai fatti. Senza gettare anzitempo la croce addosso a Vincenzo D'Ambrosio ed alla sua cordata di imprenditori del Nord-Est, Antonio Della Monica attende ora prove tangibili della disponibilità del gruppo a rilevare la società di via Sorrentino. Si parla di circa 800mila euro, tra debiti pregressi e fidejussione in Lega, necessari a far partire la nuova avventura aquilotta. Cifra che rappresenta il primo scoglio da superare per chiunque voglia avvicendare Della Monica alla guida della Cavese. Il redde rationem è nell'aria. E la pista tutta interna, che alcuni collaboratori di Della Monica provano ancora a sponsorizzare, non sembra più così perseguibile. L'ex team manager Donnarumma, infatti, starebbe ancora insistendo per provare a gestire per un altro anno la squadra. Della Monica dovrebbe fare un ulteriore sacrificio, mentre per allestire una rosa dignitosa ci penserebbe il suo amico Mario Somma, pronto a dirottare, con la complicità della sua nuova squadra, l'Empoli, molti giovani alla Cavese, che in tal caso sarebbe affidata a Palumbo, ex tecnico del Melfi. Della Monica, però, nicchia alla proposta e temporeggia. In attesa che magari davvero D'Ambrosio ed il suo gruppo mettano mano al portafoglio.