Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, ancora polemiche
Inserito da Andrea De Caro (admin), venerdì 8 ottobre 2010 00:00:00
Le parole al vetriolo del socio della Cavese, Antonio Di Donato, non sono passate inosservate, anzi hanno colpito nel segno e spinto tutte le persone chiamate in causa a dare una risposta immediata.
Il primo a sentirsi in dovere di far sentire la propria campana è il patron Spatola. «Per prima cosa la richiesta di aumento di capitale non è partita da me, ma dal collegio sindacale. Tra l’altro, era una cosa risaputa da tutti i soci già da luglio, perché nelle casse c’erano soltanto 10mila euro e c’era bisogno di nuova liquidità per effettuare tutti i pagamenti previsti. Sia quelli riguardanti il pregresso che quelli per la gestione attuale. Insomma, non era uno sfizio mio, ma una necessità da cui non si poteva prescindere. Il secondo punto riguarda i costi della squadra. Con 500mila euro che squadra si costruisce? Tanto di rispetto al progetto giovani, ma coi soli giovani non si va da nessuna parte. E poi, non dimentichiamoci che avevamo ereditato anche dei calciatori già contrattualizzati. Infine, per quanto riguarda la “lunga mano di Adinolfi”, credo di essere adulto e vaccinato e di avere una certa esperienza nel calcio per decidere da solo. Spero che la cosa finisca qui e si possa guardare avanti cercando di concentrarci tutti solo sulla squadra».
Più diretto ed ironico il commento del dg Maglione, che si reputa “socio” a tutti gli effetti piuttosto che un tesserato della Cavese. «Avendo rinunciato al rimborso spese previsto per la mia carica (ndr, si aggira attorno ai 2.500 euro mensili), mi ritengo un azionista della Cavese a tutti gli effetti. Mentre sul monte ingaggi dei calciatori (1.300.000 lordi) chiedo scusa a tutti se con questi soldi ho costruito una squadra così “scarsa”. Ma ci tengo a sottolineare che questa rosa ha il costo più basso di tutte e 36 squadre della Prima Divisione ed anche di diverse della Seconda. Però state certi - conclude con ironia Maglione - che a gennaio intendo avvalermi dei consigli di chi dice che avrebbe allestito una squadra con soli 500mila euro».
Sulla stessa linea d’onda di Spatola e Maglione anche l’assessore allo Sport, Carmine Adinolfi, il quale preferisce limitarsi a poche, ma significative parole per liquidare la polemica. «Non capisco perché vengo nuovamente tirato in ballo. Il mio compito si è esaurito quando c’è stata la divisione delle quote fra i soci della Cavese. Semmai sono io quello amareggiato, poiché speravo che i soci andassero d’accordo. Non è stato così e noi come Amministrazione ci siamo limitati soltanto a chiedere un atto di responsabilità ai soci partecipando alla ricapitalizzazione. Se alcuni hanno voluto farla ed altri no non è certo colpa nostra. L’unica cosa certa è che noi non abbiamo favorito nessuno».
Trasferta “vietata” a Pisa, pari nel test con la Casertana
E’ arrivata ieri la conferma da parte del Casms di riservare la vendita dei biglietti per la partita Pisa-Cavese soltanto ai residenti nella Regione Toscana. Quindi, trasferta vietata per i tifosi metelliani, fatta eccezione per i possessori di tessera del tifoso. E’ finita 0-0, intanto, l’amichevole tra la Cavese e la Casertana dell’ex tecnico biancoblù Renato Cioffi. Al di là del risultato, il test è stato importante per mister Rossi per verificare uomini e schemi da utilizzare domenica prossima nella difficile trasferta di Pisa. In particolare per capire i miglioramenti dei vari calciatori rientrati da poco dai rispettivi infortuni, come Sirignano e Citro. Entrambi sembrano sulla via del completo recupero e, dopo i pochi minuti accumulati nella gara contro il Siracusa, anche a Pisa avranno la possibilità di trovare la giusta continuità. Gli unici due calciatori che non hanno preso parte all’amichevole per “motivi precauzionali” sono stati il centrocampista Di Napoli e l’attaccante Schetter. La loro presenza domenica a Pisa, però, non è in dubbio. Gli allenamenti degli aquilotti proseguiranno oggi al “Lamberti”. La partenza per il ritiro in provincia di Pistoia è prevista subito dopo il pranzo.
Fonte: Il Portico
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