Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, Campilongo vuole 13 finali
Inserito da (admin), mercoledì 9 febbraio 2005 00:00:00
Non vuole sentir parlare di tabelle di marcia l'allenatore della Cavese, Sasà Campilongo. Troppo lungo ancora il tragitto che separa i suoi dal traguardo finale. E troppe ancora le incognite e le variabili per sentirsi al sicuro da spiacevoli sorprese. «Siamo una squadra che sin dalle prime sfide - sottolinea il tecnico di Fuorigrotta - ha fatto dell'aggressività e dell'umiltà le sue armi migliori. E per continuare a cullare un sogno, non possiamo permetterci il lusso di cambiare atteggiamento mentale. Siamo forti, insomma, perché siamo fondamentalmente deboli. E non è un controsenso. Non siamo trascendentali, né insuperabili. Ma giochiamo bene e nessuno può disconoscere questo merito. Dunque, se vogliamo continuare a vivere da protagonisti, ogni incontro dovrà essere quello decisivo. Altrimenti, torneremo mestamente ad essere quelli della vigilia». Sulla carta, Manfredonia, Gela, Juve Stabia ed il giovane Giugliano erano le favorite. Poi, però, il responso del campo ha detto che la vera rivelazione dell'annata era proprio la squadra della città dei portici. Una sorpresa piacevolissima per una piazza da quasi 20 anni alla ricerca di una vetrina così ambiziosa nel mondo del calcio italiano. «Ho sempre creduto in questo gruppo e nelle sue potenzialità - rivela Campilongo - ma probabilmente ha sorpreso anche me per la capacità di reggere alla pressione dell'alta classifica. Una rosa così radicalmente rinnovata rispetto allo scorso campionato, e con molti giovani tra le proprie file, avrebbe potuto avere pericolosi alti e bassi. Invece, un po' per merito ed un po' per fortuna, abbiamo attraversato solo pochissimi momenti di buio nel gioco e questo ci ha permesso di macinare tutta la strada che abbiamo finora fatto. E di non lasciare mai il vertice del girone». Un rullo compressore, la Cavese. In 21 gare disputate, 10 in casa e 11 fuori, ha totalizzato 46 punti, frutto di 14 vittorie, 4 pareggi e sole 3 sconfitte, compresa quella a tavolino di Taranto. 36 le reti all'attivo, 16 quelle subite. Secondo miglior attacco, terza miglior difesa del girone C della C2. Al "Lamberti" ha conquistato 27 dei 30 punti a disposizione, mentre fuori casa ha vestito più di tutte i panni della corsara, con 5 vittorie all'attivo. Un ritmo di marcia che solo la corazzata Manfredonia dell'ex aquilotto Bitetto sta mantenendo. Il suo fiato sul collo, però, non dà fastidio: «La nostra è un'avventura che, in qualsiasi modo finirà, è già una straordinaria vittoria. Abbiamo alzato la bandiera biancoblù il 12 settembre con quel Cavese-Ragusa e non l'abbiamo mai più ammainata. Una grandissima soddisfazione mettere in riga un po' tutti. E contro ogni più roseo pronostico. Ora non ci resta che rimanere concentrati sui nostri limiti e le nostre abilità ed andare avanti per la nostra strada. Se sono rose, fioriranno».
Richiesti 300 biglietti
Sono 300 i tagliandi richiesti dalla Cavese alla Rosetana per i propri sostenitori, pronti domenica a raggiungere l'Abruzzo per trascinare i propri beniamini alla conquista di una vittoria importantissima nella corsa promozione. Per Panini e compagni l'occasione di mantenere la vetta, approfittando anche del difficile compito che attende il Manfredonia, impegnato in trasferta contro il forte Giugliano.
Fonte: Il Portico
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