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Cavese campione d'Italia

Inserito da (admin), lunedì 23 giugno 2003 00:00:00

La Cavese mette la classica ciliegina sulla torta ad un'annata trionfale, ricca di record e soddisfazioni, vincendo lo scudetto di categoria. Allo stadio "Fattori" di Civitavecchia, gli aquilotti riescono ad avere la meglio sull'Isernia di mister Pensabene, nonostante una prestazione non esaltante. 1.500 circa gli spettatori presenti, in gran parte giunti da Cava de' Tirreni. La tifoseria aquilotta riempie e colora lo stadio della città laziale con una bellissima coreografia, ad ulteriore testimonianza che "La serie D non fa per noi", come recita uno dei cori intonati nella serata di sabato scorso dai supporters biancoblù. Premiate dal presidente Punghellini, prima dell'inizio della gara, tutte le società vincitrici dei rispettivi gironi della serie D: Pizzighettone, Ivrea, Belluno, Ravenna, Cappiano, Rosetana, Isernia, Melfi e Cavese. La gara tra aquilotti e molisani è, soprattutto nel primo tempo, molto combattuta, con azioni da una parte e dall'altra. Il tecnico Mario Somma, di rientro da Coverciano, mette in campo la migliore formazione possibile, con la novità di Guarro esterno di centrocampo e Di Vito, autore di una splendida gara, alle spalle di Di Matteo. Mister Pensabene, dal canto suo, privo di molti protagonisti della stagione appena conclusa, fa di necessità virtù, mandando in campo una formazione zeppa di giovani, completata da qualche "vecchietto" che comunque non sfigura. Alle 21.15 il fischio d'inizio e subito un brivido scorre sulla pelle dei cavesi presenti: i tifosi aquilotti espongono uno striscione che recita testualmente "MARIO D'AMICO anche tu oggi da lassù insieme a noi", dando inizio ad un personalissimo minuto di raccoglimento in memoria dell'imprenditore cavese scomparso pochi giorni fa, padre del vice presidente della Cavese, Franco D'Amico. Dopo soli 60 secondi, l'Isernia crea il primo pericolo: Marzocchi, entrato in area dalla sinistra, scocca un tiro che Ambrosi devia d'istinto in angolo. Altri 60 secondi e Di Vito impegna severamente per due volte l'estremo molisano Rodomonti, che compie un miracolo sul primo tiro e sulla ribattuta blocca a terra. Inizio coi botti, quindi. Al 6' Di Vito lancia Di Matteo in area, ma la punta aquilotta viene anticipata al momento del tiro. Capovolgimento di fronte e Levacovich (è sempre un piacere vederlo giocare) entra in area e prova a sorprendere Ambrosi, che però si fa trovare pronto e blocca il tiro del numero 11 dell'Isernia. Al 15' Guarro, servito in area ancora da Di Vito, prova il tiro, ma Rodomonti para senza particolari problemi. Al 18' Di Matteo in area non trova il momento giusto per la battuta a rete e viene contrato efficacemente da Feliciello. Al 19' Fabio Levacovich dribbla tre difensori aquilotti, si presente a tu per tu con Ambrosi e tira a colpo sicuro, ma il "Batman" biancoblù respinge. Sulla ribattuta interviene Ferrante, che spreca tutto tirando alto. Al 32' Mangiapane, servito da Di Vito, prova la botta di prima intenzione, ma la palla finisce sull'esterno della rete. Passano 2' e Mangiapane ci prova su punizione da 40 metri: il tiro, però, è centrale e non impensierisce più di tanto Rodomonti. Al 41' Guarro, servito da Di Matteo in area, prova il tiro, ma la sfera finisce alta. Termina, così, il primo tempo. Durante l'intervallo, il presidente Della Monica ed il contestatissimo patron dell'Isernia, Antonino Pane, devolvono in beneficenza un assegno di 1.000 euro a favore di associazioni che si occupano di chi è meno fortunato. La ripresa non ha gli stessi ritmi del primo tempo. Si assiste ad un batti e ribatti da una parte e dall'altra, con solo 3 occasioni degne di nota. La prima al 51', quando l'ex Ferraro prova per due volte a battere Ambrosi, che si erge a protagonista e sventa i due tiri in rapida sequenza, ricevendo l'applauso di tutto il pubblico. La seconda al 53', quando Di Vito s'incunea in area molisana, dribbla un avversario e si porta al tiro, ma la sfera viene ribattuta da Palmitessa ad un metro dalla porta. Al 64' Mangiapane ci prova ancora su punizione, ma la palla finisce di pochissimo fuori. A questo punto, la partita perde ogni animosità e va lentamente a spegnersi, con le due squadre che non riescono a costruire azioni degne di nota. Dopo 3 minuti di recupero, l'arbitro fischia la fine delle ostilità. Si va, quindi, alla lotteria dei calci di rigore. Il primo a presentarsi sul dischetto è Corradino, che infila Rodomonti. Poi è il turno di Ferraro, che batte Ambrosi. Si presenta sul dischetto Sansò, il cui tiro va a bersaglio. Va fuori, invece, il rigore calciato da Rivolta, che così dà un tiro di vantaggio agli aquilotti. Si presente sul dischetto Di Matteo, che spiazza il portiere. E' il turno di Maggi, che radiomercato vuole vicino alla casacca biancoblù: il tiro del biondo centrocampista va a bersaglio. E' la volta di Fabio Di Vito, che non sbaglia e gonfia per la quarta volta la porta molisana. Sul dischetto per l'Isernia va Marzocchi, il cui tiro è decisivo per la sua squadra. E forse, proprio questa responsabilità provoca l'errore del centrocampista, che manda in visibilio i tifosi aquilotti e pone fine alla stagione calcistica 2002/03 della Cavese, che ora è "Campione d'Italia". Pacifica invasione di campo, con tifosi, squadra e società che si abbracciano per festeggiare la conquista del titolo tricolore. L'anno prossimo sulla maglia biancoblù sarà presente anche lo scudetto. Che sia di buon auspicio...!!!

Fonte: Il Portico

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