Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, Castellucci rifiuta i processi
Inserito da (admin), martedì 2 dicembre 2003 00:00:00
La sconfitta contro l'Igea Virtus fa tornare tutti coi piedi per terra. La rincorsa verso l'alta classifica è stata bruscamente interrotta e si torna a parlare di zona "a rischio" e di play-out. Qualcuno, ancor più pessimista, lancia persino l'allarme retrocessione. Ezio Castellucci, però, non ci sta a subire il processo ed a restare sul banco degli imputati: «É ingiusto analizzare solo il risultato e basta. Ritengo, invece, che per un giudizio sereno occorre valutare gli episodi che ci hanno condannato. La squadra - commenta il tecnico di origini ciociare - è stata punita da sue ingenuità proprio quando stava esprimendo un calcio più che accettabile». E questo suo giudizio è stato confermato anche dall'allenatore in seconda ospite, Princiotta, sulla panchina dell'Igea per la squalifica di Bollini. La Cavese si era mossa benissimo, nonostante il terreno di gioco in pessime condizioni per le abbondanti piogge della vigilia. Poi, però, il disastro. Il baby Carotenuto, portiere, "cavese doc", cresciuto nelle giovanili aquilotte ed in seguito dirottato prima alla Lazio e poi al Pro Vasto a "farsi le ossa", ha "toppato" nella sua prima di campionato davanti al pubblico della sua città. «L'emozione fa brutti scherzi - sottolinea con rammarico mister Castellucci - e capisco lo stato d'animo del ragazzo, visto che quel suo infortunio è costato la sconfitta. Ma non voglio fare processi, né li consentirò a nessuno. É stato un caso negativo e basta. E, come avete visto tutti, si è subito riscattato con un brillante intervento alla mezzora su Rosa». Ma giocare bene, come dice l'allenatore della Cavese, e poi non raccogliere nulla, brucia e non poco. Le 18 reti subite finora su 13 partite sono tante. C'è o non c'è un problema portieri? Castellucci dribbla la risposta: «Sono l'allenatore della Cavese arrivato in corso d'opera e questo, già lo sapevo, è sempre difficile. Ma sono stato convinto ad accettare l'invito del presidente Della Monica perché l'organico a disposizione mi dava assicurazioni sulla possibilità di centrare la salvezza, obiettivo primario di questa stagione. Se, come invece vuole la piazza, si anela a posizioni più importanti, ci vorrà qualche arrivo nella rosa alla riapertura del calcio-mercato. La società ha già detto a più riprese che questi rinforzi arriveranno quando si riapriranno i giochi di calcio-mercato. Ma, fino a gennaio, i ragazzi che ho ora a disposizione saranno da me sempre difesi a oltranza. Anche nel caso del portiere». In settimana, dopo tante domeniche di polemiche intorno al "titolare" Capasso, reo di non essere all'altezza della situazione, l'esperto Castellucci ha deciso di tenerlo fermo un giro. «Bisogna staccare la spina quando c'è sovraccarico nervoso. Capasso è un giovane che sente queste tensioni nell'ambiente e le somatizza. Ho preferito tirarlo fuori dalla mischia per permettergli di respirare un po'. Al suo posto c'era pronto Carotenuto e l'ho rischiato, assumendomene tutte le responsabilità. Il destino, purtroppo, ha voluto che scivolasse e prendesse quel gol balordo».
Fonte: Il Portico
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