Tu sei qui: Economia e TurismoCavese d'assalto
Inserito da (admin), venerdì 11 marzo 2005 00:00:00
Nell'anticipo di questa sera su Rai Sport Satellite, la Cavese prova a "rimettere luce" tra sè ed il Manfredonia, sua diretta concorrente alla promozione. Al "Lorenzon" di Rende, sotto i riflettori dell'impianto calabrese e davanti alle telecamere della Rai, l'undici aquilotto cercherà di vincere la sua 7ª gara esterna della stagione. Ma sarà davvero difficile. Questo l'allarme lanciato da Roberto Pidone e Sasà Campilongo, i due tecnici biancoblù. «Siamo arrivati al punto cruciale della stagione - ammette Campilongo - dove ogni errore potrebbe compromettere tutto quello che di buono è stato fatto finora. Passi falsi non sono più ammessi, perché non ci sarebbe tempo per recuperare. Dunque, partita da giocare all'arrembaggio e con la convinzione dei nostri mezzi, sicuramente superiori agli avversari, come testimonia la classifica. Ma guai a sottovalutarli, sarebbe un errore fatale». Clima teso, quello che si troverà in Calabria. La telenovela della cessione della società dalle mani di Franco Ippolito Chiappetta a quelle di un gruppo di imprenditori locali continua senza novità. E le minacce del patron rendese, da 4 anni ai vertici del sodalizio, restano tutte "attive". I tifosi locali non vogliono che il titolo passi a Cosenza. E la loro posizione, a più riprese esternata con vibranti, clamorose proteste, ne ha esacerbato gli animi. Ma ha anche caricato a mille la compagine allenata da Dellisanti, tra l'altro alla ricerca di uno scatto d'orgoglio dopo la debacle di domenica scorsa a Giugliano. «Non dobbiamo sottovalutare gli avversari - suona la carica Roberto Pidone - perché, dopo aver visionato alcune cassette dei loro ultimi incontri, ci siamo resi conto che il momento non esaltante del Rende è frutto anche di sfortuna e non di uno scollamento del gruppo. Dunque, se vogliamo avere la meglio, ci vorrà tutta la nostra grinta e la nostra tecnica». In Calabria senza Massimiliano Scichilone, appiedato dal giudice sportivo, e con il baby Nappi arrivato in tutta fretta dalla Slovenia, dove ha partecipato ad un torneo internazionale under 20 con la selezione italiana di C. L'attacco, però, recupera l'argentino Marchano, che ha messo alle spalle l'infortunio ai legamenti del ginocchio destro, e sarà completato dagli ottimi Galizia e Schetter, cresciuti in modo esponenziale durante questa fase della stagione. C'è aria di esodo in terra di Calabria. I 500 biglietti inviati alla società aquilotta sono andati a ruba. Ed almeno altri 500 tifosi metelliani proveranno ad acquistare a Rende il ticket per entrare nell'impianto di via Fratelli Bandiera. Nemmeno la diretta sul canale satellitare tematico della Rai li ha scoraggiati. Vogliono stringersi intorno ai loro beniamini ed incoraggiarli da vicino per la conquista di una vittoria sulla carta alla loro portata. Il clima che si respira nello spogliatoio metelliano è incoraggiante. Il ritorno in squadra di Mari e Pagano è una garanzia. «Sono elementi che hanno fatto la differenza negli ultimi tempi - commenta il diesse Dionisio - e di cui si sente la mancanza se indisponibili. Con loro in campo sarà meno problematico chiudere a nostro favore la pratica Rende. La vetrina che la Rai ci offre deve essere anche una grande occasione per dimostrare a tutta l'Italia chi è davvero la prima della classe».
Scichilone abbraccia i baby tifosi
Un'accoglienza da divi del calcio, quella che i piccoli alunni della scuola elementare "Don Bosco" hanno riservato al bomber della Cavese, Massimiliano Schichilone, alla colonna della difesa, Luigi Cipriani, ed all'allenatore Roberto Pidone. Dopo la scuola media "Carducci-Trezza", ieri mattina il secondo incontro tra la Cavese Calcio ed i suoi tifosi in erba, per proseguire nel progetto "Grembiule e Pallone", che vedrà tutte le scuole elementari e medie della città ospitare i giocatori e dirigenti della squadra del cuore, prima in classifica. «È un'iniziativa unica nel suo genere - ha spiegato Antonio De Caro, addetto stampa della Cavese - che ha riscosso il plauso anche del presidente della Lega di C, Macalli, e del Ministero degli Interni quando l'abbiamo presentata al convegno sulla violenza negli stadi». Applausi a scena aperta all'ingresso della delegazione biancoblù nella palestra. Tutti attrezzati con foglio e penna per il fatidico autografo. «Vogliamo dare il nostro contributo - ha affermato il direttore sportivo, Nicola Dionisio - per diffondere la cultura dello sport sano, quella dove il tifo è gioia, allegria, fantasia, aggregazione e non violenza, sterile rivalità e scontro, che alla fine penalizza tutti, i giovani soprattutto». Ad aprire le porte del I Circolo didattico la direttrice Ester Cherri: «Ho accolto con favore l'iniziativa perché anche attraverso lo sport si possono infondere nei bambini valori come il rispetto per le regole e dello stare insieme, fondamentali per raggiungere obbiettivi importanti. Proprio come una squadra di calcio». Tante le domande su come si diventa campioni di calcio, cosa si prova quando si entra in campo, quando si segna un gol ed anche quando si sbagliano, come ha ricordato una giovane insegnante a Schichilone, che domenica scorsa ha fallito un rigore.
Fonte: Il Portico
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