Tu sei qui: Economia e TurismoCavese da sola in vetta
Inserito da (admin), lunedì 27 settembre 2004 00:00:00
Dopo 95' di sofferenza, la Cavese ha la meglio su un ostico Castel di Sangro grazie ad un rigore realizzato da Scichilone. E' stato un assedio durato per quasi tutta la gara, con gli aquilotti incapaci però di trovare il varco giusto, un po' per la giornata non esaltante di Placentino e Scichilone, un po' per lo schieramento tattico del Castel di Sangro, chiuso a riccio a difesa del portiere Ciarnò. La Cavese si schiera con lo stesso undici di domenica scorsa: fiducia a Schetter e panchina per Galizia. Gli aquilotti partono a spron battuto e già nei primi minuti sfiorano il gol con Scichilone e Tatomir. Ma alla distanza il Castel di Sangro trova il modo per bloccare le avanzate cavesi e non corre più seri pericoli, affacciandosi anche verso la porta di Mancinelli. Nella ripresa la Cavese parte battagliera e nel giro di 10' si procura 4 occasioni, senza trovare però la rete del vantaggio. Dopo aver rifiatato un po', gli aquilotti tornano in avanti in maniera convinta e collezionano calci d'angolo (14-0 il computo finale), ma non riescono a trovare il varco giusto. Mister Campilongo, allora, inserisce forze fresche, buttando nella mischia prima Galizia al posto di Folino e poi Marchano per D'Amico. Una Cavese a trazione completamente integrale, con in campo Scichilone, Placentino, Galizia e Marchano. In area giallorossa si susseguono le mischie, ma sempre senza costrutto per i metelliani. L'arbitro assegna 5' di recupero e proprio all'ultimo giro di lancette Galizia s'incunea in area tra due difensori e viene poi atterrato da Di Criscio. L'arbitro non può che accordare il calcio di rigore. "Dr. Thomas" Scichilone s'incarica del tiro e spiazza Ciarnò, facendo esplodere il "Lamberti". In virtù del pareggio tra Manfredonia e Gela, ora la Cavese si ritrova prima in classifica, da sola ed a punteggio pieno. Domenica la trasferta contro il Latina dell'ex Gigi D'Aniello: sarà un banco di prova molto duro per gli uomini di Cutillo.
I COMMENTI
Campilongo soddisfatto della prova dei suoi. Il patron Cutillo furioso per l'arbitraggio
Felice mister Campilongo al termine dell'incontro: «Sono soddisfatto dei miei ragazzi e, naturalmente, del risultato. Gli unici grattacapi ce li hanno creati un po' sulle fasce. Dall'esterno non riuscivamo a tagliare verso l'interno e quindi ci strozzavano alcune giocate. In compenso, dal punto di vista atletico ho avuto ottime risposte dalla squadra. Hanno lottato fino all'ultimo. Anche su un campo piuttosto allentato dalla pioggia hanno retto benissimo. E' una squadra che ha tanta forza nelle gambe e che può solo migliorare. Buona anche la prova caratteriale dei ragazzi, che non hanno mai smesso di credere nella vittoria. Ne è dimostrazione la rete arrivata a tempo regolamentare scaduto». Come gestirà adesso questo primato in classifica? «E' sicuramente difficile, perché ora tutte le compagini avversarie ci guarderanno con occhi diversi. Noi, comunque, giocheremo sempre con la stessa mentalità, con l'intento di continuare a vincere». Più polemico il patron Ottavio Cutillo: «Sono soddisfatto della squadra, hanno lavorato duramente tutta la settimana per questa gara. Sono meno contento, invece, della terna arbitrale, nonostante il rigore assegnatoci. La nostra squadra non è composta certo da campioni già affermati o da nomi importanti, ma da ragazzi che amano il calcio e che ogni settimana danno l'anima. In questa società abbiamo tutti voglia di fare bene e ogni domenica ci sudiamo e ci conquistiamo la vittoria sul campo. Per questo voglio gente più qualificata ad arbitrarci. Con ciò non pretendo certo di essere agevolato, ma neanche danneggiato. Le sviste sono ammesse, tutti possono sbagliare. Ma non si può fischiare sempre in un'unica direzione. Spesso mi si vede gridare o si nota la mia agitazione sugli spalti, ma questo perché io le partite le vivo da tifoso e non da presidente. Inoltre, ho lavorato a lungo per ricucire lo strappo che si era creato tra la tifoseria e le Forze dell'Ordine e non permetterò a nessuno di rovinarlo. I ragazzi vanno tutelati, ma di fronte a certe situazioni è impossibile. Non oso immaginare come avrebbero potuto reagire i tifosi se oggi avessimo perso. Ed a quel punto cosa avremmo più potuto fare? Certo, non posso intervenire io contro tanti ragazzi delusi ed amareggiati. Quindi, non istighiamo nemmeno i tifosi. Loro stanno collaborando comportandosi in maniera esemplare. Ne è prova la partita con il Napoli: una serata all'insegna dell'amicizia, che non ha registrato scontri di nessuno tipo, né con la tifoseria opposta né con le Forze dell'Ordine».
Fonte: Il Portico
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