Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, il futuro appeso ad un filo
Inserito da (admin), mercoledì 18 maggio 2011 00:00:00
Di imprenditori interessati ad entrare nella Cavese per investire danaro fresco non se ne vede neanche l’ombra, sebbene le porte della società aquilotta rimangano aperte. In ogni caso, qualche schiarita presto potrebbe esserci, a tutto vantaggio della trasparenza: l’associazione “Sogno Cavese” ha alla fine organizzato l’assemblea pubblica - che aveva già annunciato una settimana addietro - in modo da favorire un confronto tra le parti nell’ottica di un eventuale salvataggio del titolo sportivo.
Manca ancora l’ufficialità, ma la data scelta da Francesco Bove e dai suoi associati è mercoledì 25 maggio, alle ore 20, nella grande sala della Biblioteca Avallone, lungo il Prolungamento Marconi. Sono stati invitati ad essere presenti per l’occasione anche il sindaco di Cava, Marco Galdi, l’assessore allo Sport, Carmine Adinolfi, lo stesso Giuseppe Spatola e gli imprenditori che eventualmente raccoglieranno l’invito. Un momento di confronto che servirà sia alla società attualmente in carica per fare opera di coinvolgimento, sia agli imprenditori stessi per incontrarsi ed eventualmente pensare di unire le forze in futuro.
Quando Spatola dice che una soluzione si sarebbe potuta trovare prima e se ciò non è avvenuto vuol dire che i problemi sono sempre stati difficili, lo dice perché si augura che, stimolata a dovere, la classe imprenditoriale metelliana possa avere a cuore la vicenda e sostenere la Cavese anche dal lato economico, quindi ben venga l’assemblea. Ma se anche dopo questo appuntamento non ci saranno novità soddisfacenti, il patron ha fatto capire che in quel caso consegnerà il titolo sportivo al sindaco Marco Galdi: significherebbe che non ci sono speranze che Spatola possa andare avanti da solo.
Quanto ai possibili scenari, nel caso la Cavese riuscisse “miracolosamente” ad iscriversi al prossimo campionato professionistico, sarebbe certamente penalizzata di uno, massimo due punti in classifica, visto che sarà costretta a pagare in ritardo rispetto alle naturali scadenze le ultime residue spettanze del terzo quadrimestre, e visto che manca all’appello ancora l’Iva del 2009 (che prima era cura della precedente gestione ed è stata ereditata da quella attuale). La situazione degli stipendi, però, non interesserà solo la Cavese, ma gran parte delle società di Prima e Seconda Divisione, quindi inciderà relativamente sulla classifica e sullo svolgimento del campionato, senza falsarlo in maniera pesante, come accaduto in questa stagione.
Orlando Savarese
Fonte: Il Portico
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