Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, il titolo nelle mani del commissario
Inserito da (admin), venerdì 26 maggio 2006 00:00:00
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa emesso dalla S.S. Cavese 1919 in merito alla controversia con l'azienda Royal Trophy ed alla conseguente decisione dei dirigenti aquilotti di rassegnare in massa le dimissioni e di consegnare il titolo nelle mani del commissario del Comune di Cava de'Tirreni, Antonio Reppucci. Leggiamo insieme:
«La S.S. Cavese 1919 s.r.l., e per essa il Presidente, i dirigenti ed i soci tutti, sentono l'obbligo di notiziari la Città ed i propri tifosi di quanto sta accadendo in questi giorni.
Si tratta di un fatto increscioso, che purtroppo ha demoralizzato la compagine societaria alle prese con la programmazione della nuova stagione calcistica in C1.
Orbene, nei giorni scorsi, è stato notificato alla nostra Società un atto di citazione con il quale ci viene chiesto un risarcimento miliardario in vecchie lire, pari a circa 674mila euro!
L'atto di citazione è stato notificato da un'azienda cavese, e cioè la Royal Trophy, secondo la quale la S.S. Cavese 1919 s.r.l. non avrebbe rispettato i patti che furono sottoscritti dalla precedente gestione Cutillo.
Secondo la Royal Trophy la nostra Società non avrebbe rispettato l'esclusiva che era stata pattuita per la fornitura di tutto il materiale sportivo (indumenti, palloni, scarpette, etc.) in uso alla squadra durante questo campionato.
Sempre secondo la Royal Trophy, il comportamento della S.S. Cavese 1919 s.r.l. le avrebbe procurato un danno di immagine di 674mila euro.
Non vogliamo in questa sede entrare nel merito legale di questa assurda controversia, che vede ancora una volta Caino contro Abele, fratelli cavesi in lotta tra loro e non insieme nel raggiungimento di traguardi ancora più importanti per la nostra Città.
Abbiamo tuttavia il dovere di sottolineare alcune importanti circostanze per spiegare meglio i motivi della decisione che comunicheremo alla fine.
La nostra Società ha dovuto compiere sforzi inenarrabili in termini economici ed umani per riportare la Cavese in C1 ed in questo abbiamo avuto vicino a noi tante persone oneste, pazienti e laboriose che alla Cavese hanno certamente dato ma non preso.
Ora ci siamo imbattuti in questa controversia che ci lascia con l'amaro in bocca, prima di tutto perché da un operatore economico cavese ci saremmo aspettati ben altro atteggiamento ed in secondo luogo perché il contratto di cui si fa forte sembra davvero iniquo e penalizzante per la nostra Società, anche se, come già detto, si tratta di una eredità ricevuta dalla precedente gestione.
In pratica, accade che la S.S. Cavese 1919 a luglio 2004 ha concesso l'esclusiva della sponsorizzazione tecnica alla Royal Trophy e quindi normalmente si dovrebbe aspettare una contropartita adeguata che non c'è.
Infatti, la Cavese si è praticamente venduta una immagine storica e nobile per soli 37mila euro, ed oggi la Royal Trophy afferma di aver subito un danno di 674mila euro.
Inoltre, dato che la fornitura di materiale sportivo pari a 37mila euro è stata (?) sottostimata, la Cavese versa alla Royal Trophy una differenza di circa 20mila euro all'anno!
Lasciamo ai tifosi ed ai cittadini di Cava ogni commento su quanto accaduto, a prescindere da ogni valutazione giuridica e solo per rimarcare l'iniquità di questo contratto con il quale la Royal Trophy dovrebbe spiegare perché valuta l'immagine della Cavese 37mila euro e la sua 674mila.
Ciò premesso, considerato che gli sforzi fin qui compiuti non pare che abbiano insegnato molto, e cioè che ogni cavese deve anteporre l'interesse della Città e della squadra a quello proprio, siamo giunti alla determinazione di rassegnare in massa le nostre dimissioni e di consegnare il titolo al Commissario Prefettizio Dr. Reppucci ovvero al prossimo Sindaco che sarà eletto.
Si tratta di una decisione giunta dopo attente e dolorose riflessioni, che sono state influenzate da assalti alla DIRIGENZA compiuti senza il minimo rispetto per il lavoro di tanti, la maggior parte dei quali ha operato nell'ombra e con discrezione.
Di certo non favoriremo mai iniziative volte a sminuire il patrimonio di immagine e di valori conquistati dalla Cavese in un anno costellato da imprese straordinarie e purtroppo da eventi tristi.
Ringraziamo per la collaborazione e l'aiuto ricevuto e ci auguriamo che proprio la Royal Trophy voglia e possa dimostrare il proprio attaccamento non alla (borsa sportiva) ma a questa Città ed alla Cavese».
Fonte: Il Portico
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